52 dipendenti dell’Alcatel trasferiti alla Sesa di Roma

38 provengono dal Centro di ricerche di Battipaglia, gli altri dalla sede di Rieti Insoddisfatti i lavoratori: «Siamo senza tutela e non c’è stato accordo sindacale»

Dal primo novembre 52 dipendenti dell'Alcatel Lucent saranno trasferiti tra i ranghi dell'azienda Sesa-Nv Group spa di Roma: 38 verranno dal Centro ricerca e sviluppo di Battipaglia, 14 dallo stabilimento di Rieti. Sarà una cessione di ramo d'azienda senza alcun tipo di accordo sindacale, con il governo centrale che si è tirato completamente fuori dalla trattativa, eccezion fatta per la concessione di una sala al Ministero dello Sviluppo Economico dove ieri pomeriggio si è tenuto l'incontro decisivo.

Disinteressatesi anche la Regione, la Provincia e le istituzioni locali. Dalle 14,30 alle 18 dirigenti dell'Alcatel e della Sesa-Nv Group, oltre alle organizzazioni sindacali, hanno valutato il piano industriale della società acquirente, che ha fornito una sommaria proiezione dell'immediato futuro. I 38 dipendenti che saranno prelevati dallo stabilimento battipagliese rimarranno nel medesimo impianto per almeno un anno, come pure sarà fatto per i 14 di Rieti. Stando a quanto illustrato da Riccardo Rodriguez, executive vice president dell'azienda Sesa, la volontà societaria sarebbe quella di mettere sul mercato dei prodotti nell'ambito delle soluzioni per operatori tlc (telecomunicazioni), per applicazioni mobile e sviluppo software. D'altronde la Sesa al momento non realizza alcun tipo di prodotto, ma svolge un'attività di consulenza nell'ambito di specializzazioni e soluzioni informatiche anche per operatori telefonici, sviluppando piccoli componenti software per altre aziende. I delegati della Sesa hanno dichiarato di voler creare un gruppo di ricerca e sviluppo con i nuovi arrivi da Alcatel, individuando anche qualche prodotto da realizzare, grazie anche ad un nuovo cliente dal Brasile. Il piano proposto non è stato comunque mostrato nei dettagli, con una valutazione solo parziale di quello che sarà il futuro lavorativo dei dipendenti ormai ex Alcatel. «I lavoratori saranno costretti a passare alla Sesa senza il supporto del governo e senza aver concluso un preciso iter sindacale – afferma il rappresentante Rsu, Francesco De Rosa – All'incontro non c'era il governo, così come non c'era alcun rappresentante regionale, provinciale o di istituzioni locali. Il governo ha offerto solo la location, ma non si è imposto come arbitro della discussione, ritenendo che la cessione di ramo d'azienda fosse solo un discorso tra aziende». In merito al piano presentato da Rodriguez, De Rosa ha commentato che «è stato solo un breve sunto senza tempistiche chiare e senza dettagli. Alcatel è stata irremovibile circa una possibile deroga per firmare l'accordo sindacale. Ci hanno risposto che eventualmente sarà firmato un accordo a posteriori». Indignati sindacati e dipendenti: «i lavoratori saranno trasferiti senza un accordo sindacale, senza il supporto governativo, senza tutela».

Francesco Piccolo

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