50 euro per un pignoramento: arrestato 

Nei guai per concussione un ufficiale giudiziario del Tribunale di Vallo della Lucania. Sorpreso in flagranza di reato

VALLO DELLA LUCANIA. Un “regalo” di 50 euro per sollecitare un atto di pignoramento. Con l’accusa di concussione è stato arrestato ieri mattina Carmine Testiera, ufficiale giudiziario del tribunale di Vallo della Lucania. È stato sorpreso in fragranza di reato dai carabinieri mentre costringeva un uomo di Battipaglia a farsi consegnare 50 euro per effettuare l’esecuzione di pignoramento di un’autovettura.
I militari della sezione di polizia giudiziaria del tribunale, in sinergia con i colleghi della compagnia vallese, diretti dal capitano Mennato Malgieri, sono arrivati all’interno dell’ufficio del funzionario all’improvviso. L’ufficiale giudiziario ha inizialmente tentato di giustificarsi, poi è stato costretto a consegnarsi ai carabinieri. Testiera, 52 anni, originario di Ascea, era già indagato da alcuni mesi per abuso d’ufficio per aver favorito durante una procedura di pignoramento una ditta della zona.
Lo scorso mese di dicembre i carabinieri perquisirono il suo ufficio e al termine delle verifiche sottoposero a sequestro l’intera stanza all’interno del Palazzo di Giustizia con all’interno centinaia di pratiche di esecuzioni di pignoramento. L’ufficiale giudiziario, originario di Ascea, prima di essere arrestato risultava iscritto sul registro degli indagati per danneggiamento e abuso d’ufficio aggravato, in concorso con un’altra persona. In particolare, secondo l’accusa, nel corso di un’esecuzione di pignoramento, avrebbe danneggiato il lucchetto di un cancello di un terreno privato per agevolare lo sversamento sull’area di numeroso materiale edile di risulta per l’allargamento di una strada gravata da servitù di passaggio.
Da allora il funzionario è finito sotto la lente degli inquirenti che in questi mesi lo hanno monitorato costantemente. Su ordine dell’autorità giudiziaria fu perquisita anche l’abitazione del funzionario. Sulla vicenda gli inquirenti non si sono mai sbottonati troppo ma da voci di corridoio, nel corso delle perquisizioni, sarebbero stati rinvenuti altri documenti ritenuti “sospetti” che sono tuttora al vaglio della magistratura. Poi ieri il colpo di scena con l’arresto in fragranza del funzionario “infedele”.
E la notizia naturalmente non è passata inosservata. Il blitz di ieri in tribunale non è passato certo inosservato. Quando i militari lo hanno beccato con i 50 euro il funzionario è rimasto fortemente sorpreso. Mai avrebbe immaginato di finire in galera. Eppure il suo arresto potrebbe essere solo la punta di un iceberg. Perché i carabinieri della compagnia vallese stanno ancora analizzando centinaia di procedure di esecuzione di pignoramento ritenute “sospette”, nonché il contenuto dell’hard disk del suo pc.
Inoltre, in questi mesi, molte persone sono già state ascoltate dagli inquirenti come persone informate sui fatti. Insomma non sono esclusi ulteriori e clamorosi risvolti giudiziari.
Vincenzo Rubano
©RIPRODUZIONE RISERVATA .