21enne muore dopo un volo di trenta metri

Il giovane è precipitato dal viadotto Gatto nella notte tra mercoledì e giovedì. Predisposta l’autopsia

Nulla faceva presagire che in una calda serata estiva, dopo aver servito ai tavoli del ristorante “Mare Nostrum”, al porto, la giovane vita di A.E., 21enne originario di Battipaglia ma residente a Salerno da tempo, finisse in un modo così tragico.

Il ragazzo, mercoledì sera, si era recato come sempre sul posto di lavoro, aveva trascorso la serata in tutta serenità, aveva scherzato con gli altri camerieri in sala come se niente offuscasse la sua mente. Certo, la sua situazione familiare non era delle migliori ma il giovane l’affrontava con grande coraggio. Era un punto di riferimento per sua madre e sua sorella, ne era consapevole e sicuramente sentiva il peso del ruolo che aveva occupato da quando i genitori si erano separati.Ma cercava di sorreggerlo come poteva. Poi, una volta lasciato il locale, nel percorrere il viadotto Gatto - strada che il ragazzo faceva ogni sera per ritornare a casa di alcuni di parenti in via Laspro, che da tempo ospitavano lui, sua madre e sua sorella disabile - qualcosa deve averlo fortemente turbato. Il 21enne, quindi, si ferma nell’unica piazzola presente sulla strada, parcheggia, scende dall’auto, la chiude, mette le chiavi in tasca e si avvicina al parapetto che dà su via Ligea. Il suo orologio segna le 2.20. Poi il buio. Pochi secondi dopo il ragazzo non è più. Morto per le ferite riportate in un volo di oltre trenta metri. A dare l’allarme, qualche ora dopo, un camionista arrivato nel piazzale che costeggia il porto per recuperare il suo tir. La scena che gli si prospetta è delle più agghiaccianti. Immediato l’arrivo dei volontari dell’Humanitas che, però, possono solo constatare il decesso del 21enne. Sul posto arrivano, poi, gli agenti della squadra Mobile coordinati dal vice questore aggiunto Claudio De Salvo per effettuare i dovuti rilievi. Il corpo del ragazzo viene, quindi, trasportato all’obitorio del “Ruggi” dove si trova tuttora in attesa che venga effettuata l’autopsia predisposta dal pm di turno, titolare dell’inchiesta aperta sul caso. Che ha, purtroppo, tutti i requisiti di un suicidio anche se non si escludono altre piste, ora al vaglio degli inquirenti. (fi.lo.)

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