È ufficiale: niente migranti in via Galdi 

L’Amministrazione nega l’autorizzazione. La coop “Il Sentiero” non è accreditata al Ministero

Arriva il documento ufficiale: in via Galdi, a Ogliara, così come auspicato dai residenti, non sarà consentita l’apertura di alcun centro di accoglienza per minori non accompagnati. Come anticipato, il sindaco, Vincenzo Napoli e l’assessore alle Politiche Sociali, Nino Savastano, hanno firmato un documento specificando che «per la struttura in via Galdi, la Cooperativa intestataria dell’autorizzazione, non essendo accreditata, non potrà accedere ai finanziamenti a valere sui fondi Fami del Ministero dell’Interno e, quindi, non potrà avere il nulla osta all’avvio del progetto di accoglienza. Al momento – si legge nella nota sottoscritta – per la struttura in oggetto, la Cooperativa “Il Sentiero” è autorizzata al funzionamento ma non accreditata ai sensi del Regolamento Regionale 4/2014. Alla luce di quanto segnalato, saranno avviate le opportune procedute di verifica della sussistenza dei requisiti abilitanti e l’avvio del procedimento di revoca dell’autorizzazione rilasciata».
L’amministrazione comunale aveva già avviato i controlli burocratici e tecnici sulla struttura dopo la richiesta di incontro di un gruppo di residenti della frazione di Ogliara i quali – preoccupati – avevano espresso molteplici perplessità sull’ipotesi di localizzare all’interno del parco privato un centro per minori stranieri non accompagnati.
Il sindaco e l’assessore, dunque, avevano avviato prontamente tutti gli approfondimenti necessari per comprendere se vi fossero o meno gli estremi per ospitare in quell'area questi minori. Secondo i residenti, infatti, «il luogo sarebbe stato inadeguato per una giusta e positiva integrazione di questi minori in quanto – tra le altre cose – il centro sarebbe dovuto sorgere in un contesto urbanistico monofamiliare». Non solo, perché, stando a quanto segnalato dai cittadini e accolto nelle valutazioni dei tecnici comunali, in quel parco privato di Ogliara «si registra la mancanza di ogni servizio pubblico (fognature, illuminazione), dal momento che tutti sono privati. Inoltre, la zona è totalmente scollegata dal centro urbano e da ogni attività utile per favorire l’integrazione sociale. E anche le fermate dei mezzi pubblici sono parecchio distanti dagli appartamenti di via Galdi». (e.t.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA