«È tutto grottesco, voterò no»

Landolfi accusa: le federazioni dovevano essere pronte già ad ottobre

SALERNO. Sarà la quarta volta che in Campania si ricorre al metodo delle primarie. La macchina organizzativa dovrebbe già essere oliata. A Salerno, la segreteria provinciale del Pd era già pronta un paio di rinvii fa.

Segretario Landolfi veramente qualcuno crede di far passare la favoletta delle federazioni non pronte?

«È un rinvio grottesco le cui motivazioni le prendiamo per buone e rimane la convinzione che le primarie si faranno».

Ma è realmente possibile che le federazioni non fossero pronte?

«Le federazioni dovevano già essere pronte dalla fine di ottobre. Se così non fosse non credo che sette giorni in più risolveranno i problemi di organizzazione».

E allora qual è la verità?

«Potrebbe essere che in molti settori del partito si era oramai diffusa l’idea che le primarie non si facessero più. E questo ha fatto prevalere lo scetticismo sull’operatività».

Lei l’altra sera era presente alla riunione della segreteria regionale. Cosa vi siete detti?

«Personalmente ho detto di essere contrario al nuovo rinvio così come sono contrario alla direzione on line».

Anche l’altra volta lei era contrario al rinvio e alla direzione on line. Ma alla fine lo slittamento ha avuto il massimo dei voti. Ora darete un segnale o nuovamente tutti compatti?

«Personalmente voterò no. Mi auguro che anche altri con il loro voto diano un segnale»

A questo punto è evidente che il problema è la candidatura di De Luca.

«Lui si sta muovendo nel rispetto delle regole. Da nessuna parte c’è scritto che non può candidarsi».

Sì ma il partito potrebbe trovarsi in imbarazzo nel caso vincesse primarie ed elezioni e poi la Severino gli impedisse di entrare a Palazzo Santa Lucia.

«È l’ultimo dei problemi. Ora ci sono innanzitutto le primarie. Poi ci sono gli altri gradi di giudizio. Perché fasciarsi la testa prima del tempo?»

Quattro rinvii e nessun responsabile. La segretaria regionale non si tocca?

«Quello che le rimprovero oltre all’assoluta mancanza di autonomia rispetto ai dirigenti nazionali e quello di non aver affrontato il tema delle alleanze. Che andava affrontato anche e soprattutto valutando il peso dei candidati alle primarie. In questi mesi invece siamo stati impegnati a spostare le primarie e siamo scomparsi sul piano dell’iniziativa politica, eccetto quella dei candidati».

Come andrà a finire?

«Lo sapremo il primo marzo. Non è più possibile rinviarle».

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