l’inchiesta “Tsunami”

È tornato in libertà l’ex assessore Carleo

Porcelli si è dimesso da geometra comunale. Il pm sentirà oggi il presidente dell’assise

Ieri il gip del tribunale di Salerno Vincenzo Di Florio ha revocato gli arresti domiciliari all’ex assessore alla Manutenzione Alfonso Carleo, travolto dall’inchiesta della Dda sul presunto accordo illecito tra politici e imprenditori per l’aggiudicazione di appalti pubblici, sfociata poi nell’operazione “Tsunami” del 26 novembre che ha portato ad una serie di arresti.

«Al mio cliente sono stati revocati i domiciliari – ha spiegato Giuseppe Annunziata, l’avvocato che insieme ad Alfredo Messina sta curando la difesa dell’ex amministratore – perché il gip ha ritenuto che nell’interrogatorio di garanzia abbia chiarito i fatti e che ogni prova sia ormai cristallizzata». Come spiegato da Annunziata, inoltre, «le dimissioni di Carleo da assessore hanno dato al giudice un motivo in più per revocare i domiciliari».

Ha, invece, presentato le proprie dimissioni da geometra comunale Francesco Porcelli, agli arresti in carcere. L’atto è stato protocollato ieri al Comune.

«Porcelli ha chiesto le dimissioni perché vuole difendersi in piena libertà e non vuole mettere in difficoltà l’ente comunale – ha spiegato il suo legale Pasquale Adinolfi – Peraltro tengo a sottolineare che ha negato di aver chiesto soldi e che io sto preparando la richiesta per i domiciliari».

Ha poi chiesto di essere interrogato dal pm Vincenzo Montemurro, che sta coordinando l’indagine, il funzionario Gianluigi Accarino (difeso dai legali Paolo Carbone e Marco Salerno), mentre per il geometra Carmine Vitale il suo avvocato Massimo Indinnimeo sta valutando di presentare un’istanza di scarcerazione. Intanto oggi Montemurro sentirà il presidente del Consiglio Antonio Barbuti a cui è arrivato un avviso di garanzia per l’acquisto dell’ex Cofima, come al sindaco Marco Galdi e a undici consiglieri di maggioranza. (a.c.)