«È stato il momento più bello della vita»

Diana Cavaliero racconta: «Dopo due esperienze da cancellare, per il terzo bimbo ho deciso così»

«Mio figlio è venuto al mondo, in casa, all’alba dello scorso 24 dicembre. Per me era il terzo parto ma solo questa volta, nel calore della mia casa, sono riuscita a vivere pienamente l’esperienza di una nuova vita che nasce e mi sono riappropriata della mia dignità di madre». Diana Cavaliero, di Eboli, per la sua terza gravidanza ha scelto il parto a domicilio. E’ stata assistita dalle ostetriche Emanuela Errico e Alessandra Dell’Orto, che si sono date il cambio nella notte del travaglio, che si è conclusa con l’alba di una nuova vita. Diana è rimasta profondamente turbata dai primi due parti in ospedale. «Le mie due figlie sono nate al “Ruggi” di Salerno ed all’ospedale di Battipaglia – racconta Diana – In entrambi i casi è stato un trauma. Al “Ruggi” il travaglio non è stato terribile, ma quello che mi ha fatto soffrire è stato il fatto che la bimba veniva portata nel nido e potevo vederla solo per pochi minuti».

Per questo per il secondo parto la scelta è caduta sull’ospedale di Battipaglia, che sposa la politica di fare restare il neonato vicino alla madre. «A Battipaglia, invece, il travaglio è stato un incubo, che ho vissuto in solitudine», dice.

Quando si è trattato di decidere per il terzo figlio, dunque, la decisione è stata quasi obbligata: il parto sarebbe avvenuto tra le mura domestiche e in acqua. «Ad un certo punto della gestazione ho lasciato il ginecologo e mi sono affidata a Emanuela ed Alessandra – sottolinea – Il parto in casa è stato magnifico: niente urla intorno a me come in ospedale, ma solo musica rilassante ed il profumo delle candele che mi avvolgeva. Mio marito mi è stato vicino e quando il bimbo è nato, in acqua, sono stata io stessa ad accompagnarlo in superficie».

Diana si commuove quando ammette: «E’ stata l’esperienza più coinvolgente della mia vita: vivrò sempre il rammarico di non averla scelta anche prima». La decisione del parto a domicilio è anche la scelta di Alessandra, che è alla fine della sua prima gestazione e partorirà tra circa due settimane, aiutata dalle stesse ostetriche di Diana. «E’ il meglio per nostra figlia – dice – Ho paura degli ospedali e tutta quell’agitazione e frenesia mi mette ansia. Ho scelto il parto in acqua e sono felice perché mio marito potrà starmi vicino per tutto il tempo».(al.ca.)

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