«È stata una operazione folle e scellerata»

Vendita della rete idrica a Pagani: gli ex amministratori di opposizione passano all’attacco

PAGANI. Sullo “scherzetto” da 5 milioni di euro ai danni della popolazione dagli ex amministratori per ricapitalizzare la Multiservice già nel 2005, alzano la voce i membri dell’ex opposizione cittadina che, allora come oggi, si erano detti contrari a questo passaggio.

Una vicenda da cui penderebbe anche il destino delle prossime amministrazioni politiche visto che, proprio da questo punto, potrebbe scaturire la dichiarazione di dissesto. «I commissari devono rendere evidente il comportamento scellerato tenuto dalla passata amministrazione quando ha trasferito alla società partecipata Multiservice la rete idrica e fognaria solo per ricapitalizzare le già defraudate casse della partecipata in maniera strumentale - afferma l’esponente cittadino dell’Italia dei Valori Alfonso Giorgio – La commissione deve attivarsi immediatamente per riportare la rete idrica e fognaria al comune verificando la presenza in bilancio delle somme necessarie al trasferimento delle reti e poi ritrasferirle alla Gori onde evitare che tali oneri siano a carico della cittadinanza. La mancata previsione di queste somme, può rendere il prossimo bilancio non veritiero».

Dello stesso parere anche l’ex sindaco Antonio Donato che, anche assieme all’avvocato ed ex consigliere comunale Vincenzo Calabrese, già in passato aveva più volte sollevato il problema anche in consiglio comunale.

«Nel dicembre 2004 e nel febbraio 2005 presentammo delle proposte e richiedemmo una commissione di approfondimento sulla vicenda ma l’allora maggioranza non volle ascoltarci, anzi le bocciarono tutte definendoci “cassandre” – afferma Donato – Perché in tutti questi anni questi signori non hanno mai detto nulla e hanno continuato ad ignorare l’evidenza dei fatti?». Alle accuse rivolte alle passate amministrazioni dell’era Gambino, rispondono Salvatore Bottone e Massimo D’Onofrio.

«È tutto in mano ai curatori fallimentari – afferma Bottone – Le due sentenze non sono mai state attuative e la nostra azione ricevette anche pareri favorevoli da alcuni amministrativisti». D’Onofrio: «Il conferimento delle reti idriche e fognarie è un metodo che viene utilizzato da tanti enti locali ed è legittimo». Ma ci sono due sentenze quella del Tar che accolsero il ricorso presentato dalla Gori contro l’azione realizzata dal Comune e dalla sua partecipata.

Aldo Padovano

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