È pronto il bando per assegnare 16 lotti nell’area industriale

L’amministrazione Torquato verso la svolta per Casarzano Da tempo gli imprenditori chiedevano degli interventi

Tempi brevi. Questa la garanzia resa dall’amministrazione Torquato per l’assegnazione definitiva delle aree Pip di Casarzano. Entro il fine settimana sarà pubblicato il nuovo bando per l’assegnazione dei suoli non ancora assegnati per un totale di 49 mila metri quadri pari a 16 lotti. Ieri mattina la conferenza stampa a palazzo di città per annunciare l’imminente pubblicazione del bando rivolto ad imprese e aziende pronte a dislocarsi da zone centrali o a creare ex novo nuove imprese artigianali o opifici. Entro sessanta giorni, ossia due mesi, l’iter di assegnazione dovrebbe essere completato ed archiviare una vicenda annosa che ha fatto registrare brusche battute di arresto. Non pochi gli intoppi, infatti, dalla pubblicazione del primo bando risalente al 2007.

Oggi, chi visita Casarzano trova aziende già avviate che operano in un’area che appare a tutti gli effetti incompleta. Sono sedici i lotti già assegnati ma ci sono ancora aree da assegnare così come esistono dei lotti residui anche a Fosso Imperatore. «La giunta ha approvato lo schema di bando – ha spiegato l’assessore al ramo, Ciro Amato, per assegnare i lotti ancora liberi. Sulla tempistica preciso che stiamo lavorando da un anno e mezzo per verificare l’effettivo interesse delle imprese che erano collocate in graduatoria che sono state tutte interpellate e sollecitate a manifestare interesse che, alla fine, per 40 mila metri quadri circa non è stato confermato. Di qui la decisione di predisporre un nuovo bando». Durante l’iter, in pratica, sedici imprenditori sono venuti meno. I loro progetti erano stati presentati nel 2007 e probabilmente, l’enorme fase di empasse, li ha portati ad investire altrove o a lasciare perdere. All’epoca furono settantatré le istanze presentate di cui solo 43 furono accolte.

L’area disponibile, che inizialmente era molto vasta, venne ridotta drasticamente variante urbanistica, con un a causa del fatto che oltre metà di quella zona, quella limitata dal torrente, fu dichiarata ad alto rischio idrogeologico e quindi soggetta a precisi vincoli. La necessità di individuare nuove aree per insediamenti industriali fu sollecitata anche dal Consorzio Industriali di Fosso Imperatore (Co.I.F.Im.), desideroso di poter avere ulteriori opportunità per iniziative produttive. Oggi a rilanciare il tema è il “Consorzio Artigiano Nuceria che Lavora” capitanato da Severino Molisse che sul Pip di Casarazano aveva invocato celerità per il rilancio dell’area.

Algia Testa

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