la tragedia di lauro

È nata Maria, la mamma in coma da 4 mesi

NAPOLI. Voleva chiudere definitivamente i conti per una lite dovuta a motivi di viabilità. E così, Domenico Aschettino, ex guardia giurata, sparò all’impazzata: uccise Vincenzo Sepe, 48 anni, e ferì...

NAPOLI. Voleva chiudere definitivamente i conti per una lite dovuta a motivi di viabilità. E così, Domenico Aschettino, ex guardia giurata, sparò all’impazzata: uccise Vincenzo Sepe, 48 anni, e ferì alla testa Carolina, 25 anni. Era il 27 agosto scorso quando in un cortile di Lauro, nell’Avellinese, la vita per la famiglia Sepe cambiò di netto. Carolina era incinta, alla decima settimana. Quel colpo alla testa la scaraventò in uno stato di coma dal quale non si è ancora ripresa. Ma una parte di lei ha, però, conosciuto la vita: è la piccola Maria Liliana, nata giovedì scorso. La piccola Maria, poco più di un chilo di peso, ha resistito nella pancia della sua mamma per 27 settimane. Ora è nel reparto di terapia intensiva neonatale del “Cardarelli”. La prognosi è riservata, come è normale che sia, spiega il direttore sanitario dell’ospedale, Franco Paradiso. Le condizioni sono stazionarie, come lo sono quelle della sua mamma. Il parto cesareo non ha comportato alcuna conseguenza sul suo stato di salute e ora il miracolo si aspetta anche per lei, e per un suo risveglio. Il marito, Giampiero, sorride e continua a pregare. Si dice convinto che Carolina ogni tanto reagisca, come quando ha sentito la voce dell’altro loro figlio, Eliseo. Ma i medici non confermano e anche loro attendono. Non è un caso se la piccola si chiami Maria: un ringraziamento a chi, come la Madonna, è destinataria di preghiere per salvare quel che resta della famiglia Sica. Preghiere che il papà della piccola affida anche alla sua pagina Facebook. Ieri, in uno dei suoi ultimi post, ha scritto infatti: «Caro Padre Pio ti prego salva la mia bimba che è nata e mia moglie, ti prego e prego a tutti di fare una preghiera per la mia moglie Carolina e mia figlia Maria».