M. PUGLIANO

È morto l’uomo volato giù dalla finestra

L’incidente una settimana fa a Pagliarone, disposta l’autopsia e donati gli organi. Indagata la moglie per lesioni personali

MONTECORVINO PUGLIANO. È morto il quarantenne volato giù dalla finestra una settimana fa dopo una lite con la moglie. Il quadro clinico di E. M., residente a Pagliarone, si è complicato nella mattinata di ieri. I familiari hanno autorizzato l’espianto degli organi: fegato e reni. L’intervento chirurgico è stato fatto nel pomeriggio alla presenza del medico legale Giovanni Zotti, incaricato dal pm Francesco Rotondo, che ha disposto l’autopsia sul cadavere dell’uomo. Sulle cause della morte c’è un’inchiesta, la moglie è indagata per lesioni personali gravissime.

C’è voluto il nulla osta della procura, che ha sequestrato la salma, per procedere all’espianto degli organi. L’asportazione è avvenuta solo dopo il parere del medico legale. L’autorizzazione è arrivata dopo che si è accertato che il prelievo non avrebbe compromesso in alcun modo il successivo esame autoptico.

Dal quale gli inquirenti si aspettando elementi definiti per stabilire le cause che hanno portato al decesso del quarantenne. Anche prove che possano chiarire se si è trattato di un incidente, di un tentativo di suicidio o qualcosa di più grave. Di certo c’è che, prima di cadere di sotto, l’uomo aveva avuto un’accesa discussione con la moglie. I carabinieri della compagnia di Battipaglia, guidata dal capitano Erich Fasolino, hanno scoperto che tra i coniugi erano volate parole grosse. Alla fine della lite o poco più tardi – lo stabiliranno le indagini – l’uomo è volato giù da un’altezza di sei metri. Da quel momento ha perso conoscenza e non è mai più tornato in sé. Nell’impatto con il suolo E. M. aveva rimediato delle profonde lesioni alla testa e altri danni in punti diversi del corpo.

Una settimana fa, mercoledì pomeriggio, sono avvenuti la lite e la caduta nel vuoto. Marito e moglie stavano nell’appartamento al primo piano. Cos’è successo tra quelle mura lo stanno ricostruendo i carabinieri. Il punto di partenza delle indagini è la richiesta di soccorso al numero di emergenza 118. Sul luogo della segnalazione è giunta un’ambulanza del Vo.Pi con il medico rianimatore a bordo. Sul lastricato di un condominio c’era l’uomo che non reagiva agli stimoli dei soccorritori. Per sei giorni è stato poi appeso tra la vita e la morte. Ieri, il trapasso. Resta da capire ora la posizione della moglie.

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