«È l’ultimo ostacolo, forza Salernitana»

Menichini non si fida del Lanciano e sprona squadra e ambiente: Moro prende il posto di Pestrin. Scintille Gatto-Bonatti

SALERNO. Prima le scintille e poi la pace. Durante la rifinitura al Mancini Park di Roma, l’allenatore in seconda Andrea Bonatti e Leonardo Gatto hanno avuto un’incomprensione che è sfociata in un battibecco, poi subito chiarito. Tutto è nato da un’indicazione del vice di Menichini, cui Gatto ha replicato con un eccesso di foga. In campo il primo confronto, a distanza. Bonatti a Gatto: «Fai il bravo eh?». A fine seduta, Bonatti ha ritenuto opportuno isolarsi con Gatto e chiarirsi. Lo hanno fatto dietro una colonna ma le urla sono rimbalzate all'esterno: «Non ti devi permettere Leonardo – così Bonatti al calciatore – la tua è una mancanza di rispetto».

Gatto in queste settimane ha accumulato insoddisfazione per le continue esclusioni dall’undici base. È stato bravo però, con l’aiuto della squadra, a trasformare tutto in energia positiva, tant’è che a Lanciano, nel primo atto dei playout contro la sua ex, ha anche trovato il gol dell’1-3. La nuova esclusione per il match di ritorno (giocheranno Zito e Nalini) gli ha fatto male ed è andato sopra le righe. Dopo il battibecco, il calciatore è parso dispiaciuto e ha subito chiarito scusandosi. Menichini e Bonatti l'hanno perdonato. D’altra parte la seconda battaglia playout va condotta con i soldati migliori e Gatto è un buon giocatore. Non andrà, dunque, in tribuna ma in panchina e gli farà compagnia Bus che al suo ritorno in ritiro si è scusato ma sa comunque che verrà multato, in ossequio al regolamento. A fine allenamento, non a caso, le prime parole di Menichini al sito ufficiale sono state le seguenti: «Il clima in ritiro è ottimo, sappiamo che abbiamo fatto una bella partita sabato ma c’è tutto un secondo tempo da giocare. Ci sono ancora 90’ da affrontare e nel calcio niente è scontato e per raggiungere l’obiettivo salvezza servirà una grandissima prestazione».

Guardia alta da parte del tecnico: «La storia del calcio ci ha insegnato che finché l’arbitro non fischia può sempre succedere di tutto. Lunedì abbiamo ricevuto anche la visita della proprietà che ci ha fatto i complimenti per la partita d’andata, ci ha incoraggiato e raccomandato di tenere alta la concentrazione. Dobbiamo mantenere rabbia, furore agonistico, attenzione e spirito di sacrifico. La partita è tutta da giocare ed ho enorme rispetto del Lanciano». Che è ancora in vita, nonostante il cappotto dell’andata. La Salernitana non deve prestare il fianco a contropiede e deve svegliarsi in area propria, sulle palle inattive. «Abbiamo lavorato per cercare di eliminare qualche difetto che si è manifestato durante la gara di andata – ha concluso Menichini – sappiamo che all’Arechi i nostri tifosi saranno numerosissimi. Chiedo loro di starci vicini e di incoraggiarci, questi ragazzi stanno facendo sacrifici da luglio. C’è da lottare tutti insieme per superare l’ultimo scoglio».

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