È già emergenza idrica Appello alla Regione

Il problema esaminato a un tavolo con Asis, Consac, Ausino, Gori e Alto Calore  La crisi idrica sta interessando il Cilento ma anche Alburni e Valle del Sele

VALLO DELLA LUCANIA. Sos alla Regione Campania per la crisi idrica che sta interessando il Cilento, e non solo. L’altro giorno si è tenuto un incontro a Napoli, per discutere appunto sulla scarsità di risorsa idrica e trovare potenziali soluzioni, in vista della prossima stagione estiva. Al tavolo, organizzato in Regione, erano presenti i diversi gestori delle aree campane, quindi: Asis, Consac, Ausino, Gori, Alto Calore lucano. Tutti hanno manifestato un calo di risorsa idrica disponibile tra il 30 ed il 60 per cento. Hanno quindi chiesto al delegato dell’ufficio ciclo idrico integrato, Ciro Pesacane, che la Regione ponga in essere ordinanze per provvedere alla carenza idrica. Dovranno essere tese a limitare l’uso di acqua per uso irriguo e idro-elettrico. Anche i sindaci dovranno porre in essere ordinanze per il risparmio idrico, mentre le prefetture dovranno prepararsi ad eventuali forniture tramite autobotti. Consac ha poi chiesto una deroga alle limitazioni del minimo deflusso vitale per i fiumi che alimentano la sorgente Faraone.
«Ad oggi - viene evidenziato dal gestore vallese - già vengono utilizzati i due invasi, che sono la diga Alento e quella del Carmine di Cannalonga, con acqua non potabile che viene resa potabile. Una operazione che di norma facciamo in estate, quando la richiesta di acqua cresce, insieme con la popolazione. Basta questo quindi a immaginare che se continua a non piovere, in estate si andrà in emergenza».
Si attende ora la risposta della Regione. Intanto, in alcuni comuni ci sono già delle interruzioni idriche programmate. Alcuni giorni fa, il gestore idrico Asis, ha inviato una nota ai sindaci dei comuni serviti dall’acquedotto Alto Sele comunicando la riduzione di portata idrica. «A causa di una stagione invernale particolarmente secca - si legge nel documento - al fine di mantenere un corretto riparto delle forniture siamo costretti, nostro malgrado, a effettuare una riduzione della fornitura in maniera proporzionale (circa il 20 per cento) a tutti gli sbocchi serviti».
Al momento, il disagio sta interessando i comuni degli Alburni, dell’Alta Valle del Sele ed Alto Cilento ma a breve interesserà anche i territori serviti dall’acquedotto del Basso Sele. Sono circa 50 i comuni serviti da Asis, tra i quali Agropoli, Battipaglia, Castellabate, Capaccio, Eboli, Pontecagnano, Salerno. Scenario simile per i comuni serviti da Consac, tra i quali quelli costieri: Ascea, Camerota, Pisciotta, Pollica, Sapri.
Andrea Passaro
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