#IORESTOACASA

«È forte la nostalgia della vita da animatore. Stiamo a casa per vincere»

La penna ai lettori

Raccontaci le tue storie

di CHRISTIAN MUSELLA*

Mi chiamo Christian Musella, scrivo da Napoli, ho 21 anni e sono un animatore turistico e influencer. C'è chi vede questi giorni come se fossero interminabili e disastrosi, e chi li vede come un punto di rinascita o per rigenerarsi e imparare tantissime cose nuove. Ultimamente si sta facendo molta fatica per quanto riguarda la vita in generale, anche fare le cose più semplici risulta difficile e stressante. Siamo in costante privazione dei nostri spazi e dei nostri impegni. Io sono in casa da ben 50 giorni e credo che ci resterò per molti altri. L’importante però è non farsi prevalere da questa situazione, non farsi abbattere mai.

I consigli che do a tutti i miei followers sui miei social è quello di crearsi una routine giornaliera piena di attività e di cose da fare. La mia vede la sveglia alle 8.30, poi colazione ed esercizio fisico. Alle 13.30 pranzo, poi guardo un film e torno a fare esercizio fisico. Dopo essermi allenato faccio una doccia e leggo qualche libro, prima di cenare e tuffarmi di nuovo in un film. Questo momento è molto delicato, ma basta essere positivi e pensare sempre che tutto vada per il verso giusto. Ho visto e sentito persone piangere e disperarsi per questa pandemia, ma io, fin dal primo giorno, non l'ho mai vista una cosa così tragica. Dico che per combattere la noia stando a casa e affrontare questi giorni bisogna sempre fare cose nuove. Grazie alla mia professione di animatore sono legato alla terra salernitana, e la cosa che mi manca di più di quei giorni di normalità è non rivedere amici, parenti, non poter fare cose che prima erano normali. Non poter dare più la mano per un saluto, non potersi scambiare due parole stando vicini, sono piccole cose che alla lunga ti verranno a mancare, e io, come tutti gli italiani, non vedo l'ora che finisca tutto questo e tornarci ad abbracciare più forte di prima.

Il messaggio che intendo lanciare alle persone che leggeranno questo articolo è di restare a casa, restare a casa e ancora una volta restare a casa. Ho letto da molte parti che molto tempo fa, causa della guerra, i nostri nonni, venivano chiamati per andare a combattere e rischiare la propria vita, oggi la stessa Italia ci chiede di salvarla stando seduti a casa a vederci un film.

*animatore turistico