IPOTESI SUICIDIO

È ancora mistero sulla fine del ceramista

C’è ancora un forte senso d’incredulità in via Sorgente dopo la notizia sulla fine di M.B., 42enne artista salernitano. Una notizia che arriva intorno alle 17.15 di sabato, quando i carabinieri di...

C’è ancora un forte senso d’incredulità in via Sorgente dopo la notizia sulla fine di M.B., 42enne artista salernitano. Una notizia che arriva intorno alle 17.15 di sabato, quando i carabinieri di Vietri, comandati dal maresciallo Gerardo Ferrentino, e i vigili urbani del comandante Sebastiano Coppola vanno a verificare una segnalazione e trovano un uomo riverso in terra. L’identificazione porterà al noto ceramista, caduto da circa venti metri nei pressi della fabbrica Ceramiche Solimene. Secondo le prime ricostruzioni sembrerebbe che l’artista salernitano si sia lanciato dal ponte di via Costiera, avvalorando la tesi che farebbe pensare al suicidio, ma gli inquirenti sono cauti e al momento non vogliono tralasciare nessuna ipotesi.

Figlio d’arte, M.B. era noto nell’ambito artistico per le sue riconosciute qualità non solo di ceramista ma anche di pittore. Nel 2001 aveva fondato, insieme alla fidanzata, il laboratorio sperimentale di ceramica TA, confermando il grande amore per l’arte e per quel materiale, inculcatagli dalla famiglia. Era stato protagonista anche di diverse mostre e una delle sue opere di arredo urbano, una delle meridiane più grandi d’Europa, è ancora oggi presente nel Parco del Seminario di via Laspro.

Nessuno sa il perché del suo gesto nel quartiere. I residenti lo ricordano come una persona non frequentante la zona anche se la famiglia è molto conosciuta. «Era una persona tranquilla, normale - ha dichiarato uno dei residenti -. La notizia ci sconvolge, soprattutto perché si parla di suicidio. Era una persona che non aveva mai dato segnali preoccupanti, anzi».

Il corpo è ancora a disposizione delle autorità, impegnate nelle analisi e nelle indagini che potrebbero far risalire alle reali dinamiche e alle motivazioni del gesto.

Emilio D’Arco

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