GUSTO

Melannurca: un vero integratore naturale

Piccola, rossa, croccante: questa varietà campana è un concentrato di salute

La melannurca campana IGP, dopo solo otto settimane di somministrazione, è in grado di ripristinare il corretto profilo colesterolemico plasmatico in maniera più efficace rispetto ad altre mele. Consumando regolarmente due mele di questa varietà al giorno si determina una significativa riduzione media dei livelli di colesterolo totale TC e del colesterolo “cattivo” LDL. E, cosa molto più importante, la melannurca è in grado di incrementare i valori medi di colesterolo “buono” HDL di ben il 15.2%.

Una concentrazione di procianidine Tale importante risultato clinico è dovuto ad una famiglia di polifenoli: le procianidine, che in questa cultivar risulta in media dalle due alle quattro volte più elevato rispetto ad altre. Sono questi i risultati della ricerca effettuata dal gruppo di ricerca guidato dal professore Ettore Novellino e dal professore Gian Carlo Tenore del Dipartimento di Farmacia dell’Università degli Studi Federico II di Napoli. Studi che sono andati avanti e hanno portato alla realizzazione di numerosi integratori a base di mela annurca.

Le caratteristiche della Melannurca Piccola, rossa, croccante: questa varietà campana è un concentrato di salute che resta a lungo sulle tavole locali. Presente sul territorio da almeno due millenni, oggi è coltivata in molte zone della regione, in particolare in 137 comuni ricadenti nell’IGP. In particolare, la ritroviamo nel napoletano nell’area Giuglianese-Flegrea, nel casertano nella Maddalonese, l'Aversana e l'Alto Casertano, nel beneventano nella Valle Caudina-Telesina e il Taburno, nel salernitano tra la Valle dell'Irno e i Picentini. Rappresenta l’80% della produzione di mele campana, e viene distribuita sostanzialmente dal mercato interno e laziale, con una modesta penetrazione anche in Toscana, Lombardia e Piemonte.

Come consumare la Melannurca I libri di ricette della tradizione sono pieni di dolci a base di mele, ma questa particolare varietà è meno adatta alla trasformazione rispetto alle altre. Per godere delle sue innumerevoli proprietà è meglio consumarla sempre cruda, per variare sono interessanti le insalate che la inseriscono in piatti ricchi, veloci e salutari con lattughino, noci e, se di gradimento personale, arance bionde.