Un Padre Humberto Alvarez in ogni chiesa del mondo

092928596-a85439ea-97ae-4178-af18-4ef538b3ad9aLa Chiesa è in piena crisi. Lo era prima, oggi ancora di più. A lanciare l'allarme lo stesso Papa Benedetto XVI che, con un messaggio in latino, ha scosso gli animi dei fedeli di tutto il mondo informandoli della sua intenzione di lasciare il pontificato il 28 febbraio - 'Non ho forze per andare avanti, mi dimetto per il bene della Chiesa' ha detto -. E siamo già prossimi ad un conclave per l'elezione di un nuovo Pontefice. Ma dentro le mura del Vaticano ci si interroga o meno su questo gesto eclatante? A quando un mea culpa, un doveroso esame di coscienza della Chiesa? Ai fedeli non sfuggono i suoi tanti silenzi, gli anatemi, la negazione dei propri errori e limiti. E mentre oggi dovrebbe essere la Chiesa ad andare incontro alle folle, ad interessarsi agli uomini e a cercare ogni mezzo per tenersi stretti i fedeli, catturando l'attenzione degli indecisi e recuperando i delusi e gli smarriti, tutto ciò non accade e l'immagine che ci ritorna è quella di una Chiesa concentrata su se stessa, impegnata ad insabbiare quanto non deve essere saputo.
Chiudendosi ai problemi della vita reale o peggio imponendo posizioni integraliste espresse intromettendosi nelle scelte individuali, intime, che toccano il profondo dell'animo di ogni uomo e donna - la Chiesa condanna le tecniche di controllo delle nascite, la fecondazione in vitro e la conseguente l'eliminazione volontaria degli embrioni, poiché sostiene che 'l'embrione ha la dignità di una persona' - e ancora, rifiutandosi di rispondere in un modo adeguato ai tempi ai quesiti posti dai fedeli, ai loro dubbi, lasciandoli irrisolti, rischia di restare sempre più isolata, di vedere allontanare i propri figli uno dopo l'altro. In America, è scoppiato il caso del cardinale Roger Mahony che, sebbene sia rimasto coinvolto nello scandalo pedofilia - mi chiedo quando si decideranno a parlare della pedofilia diffusa tra i preti - , parteciperà regolarmente alle elezioni del nuovo Pontefice. Era stato rimosso dai suoi impegni pubblici, ma ora ha chiesto ai suoi fedeli di pregare per il suo viaggio a Roma. Quindi è stato 'perdonato'. Un altro religioso a cui la Chiesa concede l'indulgenza nonostante la grave accusa che lo ha colpito. Tutto questo fa rumore. Ed è un rumore che da fastidio, soprattutto perché non si fa nulla per porre fine a queste vergogne.
Ma non è tutto così buio, per fortuna. Tra i Ministri di Dio, c'è chi lavora meglio di tanti altri, cercando di colmare vuoti ed errori. La pedofilia è un demone, un mostro da combattere. I bambini si devono amare (non violare), come li ama il Signore, e nulla più.
Padre Humberto Alvarez lo sa bene e ha pensato a lungo a quale fosse il modo più adatto per conquistarsi la simpatia e l'attenzione dei suoi piccoli fedeli. Come un buon sacerdote può e deve fare. E' il suo compito. Nella sua parrocchia di Ojo de Agua a Saltillo, che si trova nello stato di Coahuila in Messico, ogni domenica dedica una messa speciale ai piccoli. La sua idea ha riscosso molto successo. Padre Humberto indossa una tunica decorata con disegni di fumetti, da Spiderman a Superman, e procede alla benedizione dei fedeli utilizzando una pistola ad acqua. Acqua santa, ovviamente. Insomma, un sacerdote moderno che ha capito quanto sia efficace il suo passo verso i fedeli, grandi e piccoli, attraverso l'utilizzo di un linguaggio più aperto e contemporaneo che gli permetta di porgersi all'ascolto della sua comunità e di recepirne le istanze.