Spot anticancro hot? Sì, grazie, se è utile alla causa

Molto rumore per nulla.
Io dico 'sì' allo spot anticancro.
Qualsiasi arma è ben accetta se contribuisce alla battaglia contro il nostro peggior nemico, il cancro al seno. Quello che molte di noi definiscono ancora il 'male incurabile'. Lo spettro che ogni donna cerca di allontanare con forza dalla propria esistenza.
Un dramma dentro il quale molte di hanno visto consumarsi amiche, parenti, persone care. Le abbiamo viste spegnersi poco a poco, dopo un percorso di sofferenza e di cure, di lacrime e di speranza, di sconforto e di preghiera. Siamo rimaste lì ad osservare, inermi, a seguire gli eventi che si susseguivano, il percorso in discesa fin giù nel baratro da cui non si può risalire, incapaci di fare qualsiasi cosa. Nulla è valso per strapparle dai tentacoli del mostro che le ha divorate completamente, cellula dopo cellula.
La nostra unica arma contro questo terribile male, che ancora può ucciderci, è la prevenzione. Il tumore alla mammella può essere guarito facilmente anche senza subire danni estetici, purché sia diagnosticato precocemente. Occorre educare le donne all'importanza e all'efficacia dei controlli medici periodici, abituarle all'idea che è la prevenzione lo strumento in grado di aiutarci a sconfiggere lo spettro che ci insegue e ci terrorizza.
Ogni strumento di comunicazione che vada in questa direzione deve incontrare il favore dell'opinione pubblica. Questa è una guerra da cui dobbiamo uscire vincitrici.
In un simile contesto, non riesco ad accettare l'accesa diatriba scoppiata da alcuni giorni intorno allo spot realizzato dall'agenzia di pubblicità cilena Lowe Porta, accusata di fare pornografia piuttosto che pubblicità progresso.
E solo perchè nei suoi messaggi si rivolge direttamente al pubblico maschile - utilizzando una comunicazione visiva di forte presa sugli uomini, senza dubbio - per sollecitarlo ad invitare le compagne, le mogli, le fidanzate a farsi controllare il seno almeno una volta all'anno attraverso una visita specialistica.
La Lowe Porta ha scelto di proporre immagini d'impatto, estremamente seducenti, di splendidi décolleté femminili. Il fine? Catalizzare l'attenzione degli uomini e far passare il messaggio dell'importanza della prevenzione.
Ha colpito l'obiettivo dritto al centro. Ma subito è infuriata la polemica sul web.
Parole al vento. Sterili controversie.
Ben fatto, Lowe Porta.
Machiavelli docet.