"Seals", riscoperte e nuove emozioni

covergalatiSi muove nel solco dei trii moderni l’ultimo lavoro del pianista Alessandro Galati. “Seals”, questo il titolo del cd uscito per la Via Veneto Jazz, mette in fila dieci tracce che mischiano: gusto per la scrittura originale e un altrettanta originale rilettura di standard. Un lavoro compositivo che mette l’accento sulla melodia, la cantabilità (“Seals”, “Casi abstemia”). Che riesce ad essere cameristico, intimo (“The country life”, “Taylor without scissor”, “Lil’ Sophia”). Ma capace anche di spingersi oltre certe atmosfere terse che pervadono l’intero lavoro (“Unpredible”, “Alien blues”). Il sapore immediato del linguaggio che Galati usa, insieme ai suoi compagni d’avventura (Stefano Tamborrino alla batteria e Gabriele Evangelista al contrabbasso) lo si avverte soprattutto nella traccia numero due quando il trio ripesca dal real book, “Cherokee” (Ray Noble), lasciandosi alle spalle le intemperanze be bop ma spingendola in territori più rarefatti. Qui emerge l’interplay, la combinazione di equilibri, le dinamiche, il gusto e l’intesa che questa formazione riesce a mantenere in tutto il disco. Stessa cosa in “Softly as in a morning sunrise” (Sigmund Romberg), l’altro standard che qui, dopo l’intro di batteria, lascia la melodia quasi sospesa come un lenzuolo lasciato libero di muoversi sotto il soffio di una leggera brezza. Anche qui il trio mostra quell’intesa necessaria a scongiurare banali letture.

Un banco di prova, gli standard, che rafforzano la cifra stilistica di Galati che chiude questo prezioso disco con un terzo standard, “So in love” (Cole Porter) in completa solitudine. Un disco per certi aspetti minimale, che non lavora per sottrazione ma somma livelli emozionali a partire dal lavoro grafico (progettato da Marco Tommasoli), che mette in copertina origami di foche (Seals) disposte in circolo, quasi a disegnare un Loto. E capisci che dentro non può che suonare una “melodia” rotonda e poco spigolosa.

I brani: Taylor without scissor ; Cherokee; Seals; Unpredible; Softly as in a morning sunrise; The country life; Alien blues; Lil’ Sophia; Casi abstemia; So in love

I musicisti: Alessandro Galati (pianoforte); Stefano Tamborrino (batteria); Gabriele Evangelista (contrabbasso)