Salerno ha fame di calcio e di lavoro

La Salernitana è ritornata alla vittoria ed in campo si sono visti calciatori più motivati. Il cambio tecnico, con mister Angelo Gregucci che è subentrato a Carlo Perrone, sembra aver funzionato hanno affermato in molti. Ma anche quando il buon Carlo esordì in quel di Benevento, subentrando a mister Sanderra, il risultato fu positivo, anzi sicuramente più eclatante grazie ad una storica vittoria in terra sannita. Per questo, vale la pena dire, che bisogna attendere ancora qualche gara prima di poter esprimere un pensiero più ragionevole.
In queste settimane la tensione è cresciuta fin troppo, ma tutto però non è andato oltre la civile e democratica disapprovazione con gli ultras che hanno continuato a sostenere. La Salernitana ha ricevuto dei sostanziali accorgimenti sia da un punto di vista dirigenziale che tecnico, e se si tratterà di operazioni giuste sarà solamente il campo a poterlo ad affermarlo. La società, e quindi la proprietà Lotito e Mezzaroma, in questi tre anni di permanenza salernitana ha commesso tre errori: il primo è quello di non aver detto, chiaramente, alla piazza di voler vincere questi campionati minori con un budget ridotto, oltre il quale non si doveva e poteva andare. Idea da me analizzata e condivisa già su questo blog, ma purtroppo taciuta ai tifosi. Non aver rinforzato l’organico già a maggio dello scorso anno, semplicemente, con qualche innesto, visto che la squadra aveva vinto il campionato con parecchie settimane di anticipo e poi di aver affrontato, sempre Lotito, a muso duro i tifosi affermando che solamente con una presenza numerosa allo stadio la società avrebbe allestito una squadra competitiva. Questi tre punti, insieme ad una distanza fisica dalla city hanno causato uno scollamento tra le parti, mentre lo spogliatoio era diventato una nave ingovernabile. Detto questo, adesso è necessario voltare pagina perché Salerno ha fame di calcio. Non è necessario lasciarsi andare alla mera elencazione di cifre visto che anche domenica scorsa, quando lo zoccolo duro degli ultrà, per la seconda gara interna consecutiva, ha preferito rimanere all’esterno dello stadio, sugli spalti si sono registrati oltre seimila presenze. Un dato che dovrebbe far riflettere un po’ tutti a partire dalla dirigenza, la squadra ,che come ha dichiarato mister Gregucci <>, ma anche gli stessi ultras chiamati a furor di popolo a colorare nuovamente le gradinate dell’Arechi. Salerno ha fame di calcio, gli applausi tributati alle belle giocate dei calciatori granata sono un dato di fatto. Ma Salerno ha fame di tutto, anche di lavoro. Fuori ai cancelli dell’Arechi, domenica pomeriggio c’era una delegazione di lavoratori della “Essentra Filter Products Spa”, meglio conosciuta come Filtrona che commercializza sistemi di filtraggio e plastiche speciali che in sole ventiquattrore, venerdì pomeriggio, ha chiuso i battenti lasciando così a casa ben 81 dipendenti. Si tratta di un dramma sociale, un dramma economico, l’ennesimo per una città, Salerno, in cerca di una propria identità. Non lasciamoli soli, amplifichiamo la notizia perché non si privi il Sud e il territorio salernitano dell’ennesima realtà produttiva.