Salernitana, la squadra di una vita

Nel bel mezzo dell’estate, mi sono recato dal mio edicolante di fiducia. A fargli compagnia la sua fidanzata giunta da Catania per trascorrere con lui la prima parte delle ferie. Chiedo a entrambi di conservarmi, per l’indomani, oltre ai soliti quotidiani, anche il Corriere dello Sport. Lei, tifosa rossoblù, mi chiede se per caso cercassi notizie sulla Juventus. “No, le rispondo, accennando un sorriso. Attendo di leggere le cronache dell’incontro tra Salernitana e Parma. “I miei” granata incontreranno i ducali. Sai, concludo, a me piace soffrire”. “Beh, non esita a rispondermi, puoi ben dire allora che si tratta della squadra di una vita”. Certo, mai affermazione di una tifosa avversaria si può considerare più indovinata. La Salernitana è la squadra di una vita, la mia, la vostra e di un’intera comunità distribuita lungo lo Stivale e al di là delle Alpi. La Salernitana, la squadra, i colori, il vessillo intorno ai quali ci si ritrova non curanti della categoria in cui si milita o di chi si andrà ad affrontare. Per questi motivi non ci curiamo dei calcoli che in queste ore si completano negli uffici federali per capire, finalmente, chi sarà la ventiduesima squadra a giocare tra qualche giorno in serie cadetta. A noi piace vincere sul campo, anche se siamo in credito con la giustizia sportiva. Per questo stemperiamo le polemiche di Michele Criscitiello, ricordandogli che bisogna invocare gli interventi di polizia e carabinieri per questioni più serie e che coloro che fanno parte del mondo dell’informazione farebbero bene a non alzare i toni, forse l’assassinio di Ciro Esposito non ha insegnato nulla. Ai salernitani piace tanto il calcio giocato, e di conseguenza le vittorie sportive sul prato verde, che nemmeno pensiamo alle puntualizzazioni di Ciro Venerato che sottolinea come la Salernitana sia fuori dai giochi per il ripescaggio in serie B. Siamo così innamorati della casacca granata, che non pensiamo ai conflitti di interesse di patron Lotito evidenziati da Marco Fantasia in qualità di conduttore della Domenica Sportiva Estate. L’Italia è un paese che si regge sul conflitto d’interesse. A tutti quanti, però, ricordiamo il salto di categoria dell’allora Florentia Viola, che dalla c1 venne ripescata in cadetteria, dinanzi al quale nessuno si scandalizzò. Ma a noi tutto questo non interessa, noi vogliamo vincere sul rettangolo verde con la nostra Salernitana, la squadra di una vita.