POPOLO DI ALLENATORI, POPOLO DI CRITICA

Siamo tutti allenatori, gran tifosi del pallone
non capiamo quasi niente e crediam di aver ragione.
Mio cognato giocherebbe ogni gara con tre punte,
un mio amico più guardingo tre in difesa più due aggiunte.
Il barista sotto casa ha la tattica arrabbiata,
metterebbe tutti in campo e campare alla giornata,
il droghiere, grande esperto, ha un pensiero da gran saggio
alla squadra non ci pensa e prepara un bell’omaggio
da donar con un sorriso, al direttor di gara
per chiudere un occhietto se il portiere non la para.
Mia sorella con le amiche, anche loro gran tifose,
ci regalano un pensiero sulle ali vigorose.
Loro sfrecciano sui lati con i cross calibrati
pien di stile e gentilezza con il fare da educati
mentre un giovane attaccante, bello alto e interessante
segna gol, un dietro l’altro, come fosse un vero amante.
Il nostro calcio era in Brasile…
c’è chi è calmo, c’è chi è vile, c’è chi ha perso già la bile
c’è chi critica, senza guanti, sia in difesa che davanti
il principio è che NOI SIAMO, mentre voi siete ignoranti;
ma la nenia poi continua per le maglie non azzurre
sono causa di malocchio e agli errori fanno indurre,
per i giocatori scelti, per la tattica sbagliata
per la sostituzione fatta, per la papera arrivata.
Ma Prandelli è molto amato, poi odiato e poi riamato
c’è chi dice che capisce, c’è chi pensa che è ammalato
c’è chi giura che è il migliore, chi lo vuole dal dottore
chi lo chiuderebbe in gabbia, chi lo guarda e batte il cuore.
Poi c’è Balo, un nostro emblema
che non svolge mai il suo tema,
lingua lunga e un pò saccente
bimbo adulto… impertinente.
Ma nessuno è proprio santo
quando incassi e non sai quanto,
ogni eccesso perde controllo
amore, stima, testa e collo.
Basta con le formazioni
Basta con sostituzioni
con chi dice questo e quello
in un processo senza appello
Basta con la tua violenza
fai entrar l’intelligenza
il pallone è tutto tondo… e
potrebbe unire il mondo.
palla