Notte prima degli esami

Notte di attesa, notte di passione. Cade giù la pioggia, quasi come se volesse raffreddare le tensioni. Ci accompagnerà fino all’alba, quando il giorno appena iniziato per tanti rappresenterà il momento in cui quello vecchio ancora non si sarà concluso. Al sorgere del sole ognuno per la propria strada, fino a darsi appuntamento per le otto e mezzo della sera. Cinquemila o ventimila, quindicimila o quarantamila, questo popolo che si ritroverà allo stadio per la partita più importante, non ha mai nutrito alcun dubbio su quale bandiera sventolare, a differenza di coloro che in queste ore cambiano, per convenienza, casacca volando da una parte all’altra dell’area parlamentare in cerca di prebende, facendo così divertire la stampa che con goliardia ne va a caccia. Un popolo capace di fare della lotta civica un’ideale di vita, proprio come Marco Pannella che se n’è andato da qualche ora. Un popolo che non si arrende mai, nemmeno quando le penne affilate di una stampa di regime passano al contrattacco. Poi Zazzaroni, meglio se si dedicasse esclusivamente al ballo del sabato sera, mi spieghi come mai ha cancellato il suo tweet quando, giustamente, il co patron Mezzaroma gli ha chiesto di produrre le prove sul possibile aiuto pensato da parte degli organi federali in favore della Salernitana? Evviva iddio, la stampa di regime, Pannella aveva ragione, ha fatto un passo indietro, scappando come adesso si conviene ad un mondo irreale, cassando ciò che si dice o scrive. Poveretti voi che vi arrovellate il cervello per lanciare scudisciate contro i granata. A queste latitudini abbiamo ben altro a cui pensare. Domani sera potrà concludersi il nostro primo quinquennio. Notte prima degli esami, notte di lacrime e pensieri, la matematica non sarà mai il mio mestiere. Eppure quei gemelli del gol potrebbero farci divertire e mettersi alle spalle tanti altri santoni, così tanto da far incazzare chi pensa che siamo scarsi. Certo, lo siamo e pure tanto. Allora chissà quanto lo sono i nostri avversari che insieme a noi si stanno ancora giocando la permanenza in categoria. Una palla in rete, una in più dei nostri avversari e mi raccomando caro Cuoghi questa volta non alimentare risse, ma impegnati per prevenirle. Una palla in rete e poi non ci resta che attendere…..