MORRA O CAMORRA

Da bambino giocavo alla morra
poi adulto ho cambiato in camorra,
un gioco che non prevede sorriso,
uno sbaglio e puoi essere ucciso.
Sono figlio di gente inserita
che nel gergo si chiama “la vita”,
sono figlio di un percorso violento,
sono figlio della fame e lo stento.
Giudicato per quello che faccio,
sembro un duro ma son dentro uno straccio,
evitato perché hanno paura,
una difficile vita futura.
E’ una gabbia quella in cui regno,
ribellarmi? Ma poi pago pegno.
La famiglia mi tira da un lato,
ma dall’altro non sono cercato,
la certezza mi tiene ben stretto,
ho paura di un mondo corretto.
Io non voglio che il dito sia puntato,
è una sentenza, non son condannato,
voglio invece che sia creato un sistema ,
nella vita voglio svolgere un tema,
ma chi nasce in un mondo già quadro,
sei per tutti diverso, sei un ladro.
sportsIl gioco della morra