Maturità

Quando le nostre scorribande avvenivano tra i banchi delle scuole elementari, ci dissero che la nostra prova di maturità l’avremmo sostenuta al termine del percorso scolastico alle scuole superiori, quando ci saremo dovuti presentare dinanzi ad una commissione di insegnanti rispondendo su tutte le materie di studio. Si trattava di una riforma scolastica che in realtà sarebbe giunta parecchi anni dopo, infatti quei ragazzi sostennero l’esame di maturità dinanzi ad una commissione che però li interrogò solo su due materie. Storia di un Paese dove le riforme affrontano un periodo di decantazione molto lungo, ma anche quando sono annunciate in cento e poi mille giorni ci accorgiamo che nulla di buono bolle in pentola. Dubito che una vera maturità l’abbia acquisita colui che ha aggredito a Salerno il giovanissimo Niky Frascisco, il ragazzo costretto a vivere su di una barca, e che era sbarcato in città per festeggiare con i propri amici il suo compleanno. Di certo tanta maturità la stanno dimostrando alcune tifoserie campane che sembra stiano scrivendo un vero e proprio patto di non belligeranza, ma che follia legare la violenza allo sport, intorno al nome di un bimbo salernitano, Armandino, che sta lottando contro una serissima malattia. Bravi agli amici di Torre Annunziata, di Caserta, di Pagani e Benevento. Divisi per novanta minuti, ma uniti per alimentare un sentimento di solidarietà. Chissà come stanno rosicando, consentitemi il romanesco, gli organi di stampa nazionali che già pregustavano titoli a nove colonne, dopo i tristi fatti della partita farsa Salernitana – Nocerina dello scorso anno, con i quali avrebbero pontificato contro il solito Sud, ed in particolare la Campania popolata dai soliti incapaci e incivili. Ma proprio dagli spalti dello stadio Vigorito di Benevento un altro schiaffo morale è stato offerto a lor signor. Maturità, certo, la stessa che ha mostrato la compagine granata che dopo essere rimasta in dieci, stringe i denti, salvaguardando imbattibilità e primo posto in classifica. Immaginiamo se fosse accaduto il contrario, con i granata sul proprio campo, in vantaggio numerico per mezz’ora incapaci di metterla dentro. Maturità granata, con tanti piccoli ed importanti esami. Le prime somme le tireremo dopo l’8 novembre, dopo la gara interno con il Catanzaro.