Magro non é bello

Dov'é finita la bellezza autentica? L'avvenenza delle icone degli anni '60? Donne bellissime, femminili, curvy, a cui tutte aspiravano di assomigliare?
La società nella quale viviamo si fonda sull'immagine e sulla perfezione. La magrezza sembra essere diventata la forma fisica ideale.
'Il magro é un vincente' é l'eco che pare di sentire.
Ma é davvero così? I modelli che ci vengono proposti ogni giorno dalle riviste patinate non sono reali. Non sono raggiungibili.
Sono miracoli del Photoshop, certo. Immagini ritoccate abilmente al computer su cui si costruisce un ideale di bellezza che nessuno potrà mai ottenere. Ma questo i nostri figli non lo capiscono. Sono troppo giovani e psicologicamente influenzabili. E si costruiscono una realtà-altra.
Cosa accade nella mente di una ragazza (o di un ragazzo) quando s'impone d'inseguire ad ogni costo i canoni estetici imperanti? Lo sanno gli adolescenti che si costringono al digiuno che la perfezione che loro ammirano sui giornali di moda é il risultato di un attento lavoro di ritocco?
Quella perfezione non é naturale. Per non parlare dei miracoli della chirurgia estetica, che ci propongono come 'doni naturali'. Anche quando questa 'naturalezza' spunta all'improvviso, in età adulta.
Il mondo dello spettacolo e della moda esaltano le forme perfette, la magrezza, il corpo longilineo, filiforme, i volti smagriti, gli sguardi spenti. E' un messaggio negativo che passa ogni giorno e ci colpisce, entrando nelle nostre case, nelle nostre teste.
Questi modelli diventano a poco a poco i riferimenti a cui gli adolescenti si ispirano. E la loro soddisfazione diventa proporzionale alla magrezza conquistata. Una magrezza sempre più accentuata, che diventa la forma fisica ideale, quella sì perfetta. E così, in modo impercettibile, si incamminano verso il tunnel dell'anoressia.