Liberazione

Assuefatta  politica delle parole

carta da cesso  appiccicata senza cura

all'aria pubblica offesa

nei manifesti lerci e  inopportuni

dico chiaro che siete gentaglia uguale tra voi

morti si credono  vivi

per la regione della bugia

e i comuni interessi

dei cazzi vostri

siete gentaglia, processata sconfitta indegna

fatta a pezzi che ancora si muove la coda

e ancora urla

e non si vergogna  di mettere ovunque

metri di facce e voce

 

tacete

nascondete la testa

via dagli occhi non vi sopporto

siete testardo letame

sempre a galla

nell'acqua puzza  dei porti

nel concime delle emergenze

i vostri stupidi ringraziamenti ce l'hanno con me

che vi punto il dito

e dedico a voi in mancanza di un degno nemico

la mia piccola resistenza