Le notti dei “miracoli”...

panchina stelle
Arriva per ogni uomo la notte,quel buio in cui tu,troppe volte non riesci a chiudere occhi ,pensando alla tua giornata,alle tue responsabilità,a quello che avresti potuto fare, ed a quello che hai fatto.Insomma, fai i conti con te stesso,con le tue paure e le tue incertezze,ben sapendo che il buio delle notte ed il chiarore delle stelle ti faranno compagnia nell’ennesima notte insonne.Ne ho conosciute di persone che,la notte, di nascosto,si reggono il viso tra le mani,e dagli occhi stanchi , a volte una furtiva lacrima bagna un viso ,segnato da una vita vissuta ogni giorno in maniera esasperata.Credo sia capitato un po’ a tutti ,anche a me ,certo,di sentire il “peso” di una vita che sembra a volte sfuggirti di mano,senza più certezze,senza più valori,senza più futuro.Come ogni persona ,cosiddetta “normale”,guardi il mondo che ti circonda, e ti accorgi che non era questo il mondo che volevi,che avevi cercato di cambiare, e che oggi ha forse veramente bisogno di un “miracolo” per ritornare il mondo che sognavi.Sarà deformazione professionale,ma a me piace guardare la gente negli occhi,perché in essi trovi le vera essenza di un essere umano..Mi sono sempre fidato degli occhi delle persone,mi hanno sempre comunicato sensazioni,che poi si sono tramutate in certezze.Mi piace guardare le persone che,la notte soprattutto,camminano per le strade o si fermano sulle panchine per,forse,ritrovare un po’ di serenità,mi viene in mente sempre una canzone di Lucio Dalla,”La sera dei miracoli” ,dove si parla della solitudine di uomini e della solidarietà tra…cani.
“È la sera dei miracoli fai attenzione
qualcuno nei vicoli di Roma
con la bocca fa a pezzi una canzone.
È la sera dei cani che parlano tra di loro
della luna che sta per cadere
e la gente corre nelle piazze per andare a vedere..”
Solidarietà…una parola che oggi è quasi inesistente,tra gli esseri umani,e chi come me racconta il quotidiano,il sapere che le difficoltà delle persone sono,a volte,quasi un “fastidio” per la società “moderna” ed “efficiente”..bhe’ questo mi fa un male cane!
“Si muove la città con le piazze e i giardini e la gente nei bar
galleggia e se ne va, anche senza corrente camminerà
ma questa sera vola, le sue vele sulle case sono mille lenzuola.
Ci sono anche i delinquenti
non bisogna avere paura ma soltanto stare un poco attenti.”
Oggi le piazze e le città non sono più il luogo dove ti incontravi,discutevi,e forse ti innamoravi,ma sembrano essere delle “navi” galleggianti, in cui la gente ha solo bisogno di “stordirsi” per dimenticare …o forse per non ricordare…
Per chi come me,che ha passato il mezzo secolo di vita,la piazza era anche il luogo in cui forse, trovare l’amore,lasciare in quella piazza un po’ di te ,ben sapendo che poi la sera dopo lo avresti “ritrovato” o ...ritrovata…
Si cerca,a volte come in una sorta di desiderio inconscio di farsi del male,di fare sempre ritorno nei luoghi in cui hai passato momenti felici,sperando che le cose sia rimaste le stesse come allora, o trovare un piccolo dettaglio della tua vita vita "passata" che ti aiuti a ritrovare un po' te stesso ...io lo faccio quasi sempre…Ritorno nei luoghi della mia infanzia e della mia gioventù ben sapendo di farmi “male” ,ma forse tutti abbiamo bisogno di sognare ancora un po’,di pensare che a volte i “miracoli” esistono e che la vita o forse il destino puo’ essere cambiato.Ed è bello molte volte sedersi su quella panchina, che è rimasta ancora lì ,come ad aspettarti e sederti di nuovo a guardare di nuovo il cielo,mentre accanto a te passano volti stanchi ,curvi sulle loro difficoltà e occhi spenti da una vita che non è quella che sognavano…Ed allora la “notte dei miracoli “pensi che sia ancora possibile,e,piano piano,guardano le persone, non ti accorgi di chiudere gli occhi e sentire ancora che :”… in mezzo a questo mare cercherò di scoprire quale stella sei perché mi perderei se dovessi capire che stanotte non ci sei…” ed all’improvviso ..”….lontano una luce diventa sempre più grande
nella notte che sta per finire e la nave che fa ritorno,per portarci a dormire…” ..ma forse non hai più voglia di dormire ,perché il miracolo della Vita ti aspetta per una nuova giornata..e pensi ..:” Oggi sarà diverso!...
Antonio Di Giovanni