La nostra estate liquida

Lo so, l’estate è iniziata da un pezzo e non abbiamo ancora affrontato alcun argomento trend topic della stagione. Che ne so…il make up da spiaggia (Ma esiste? E se si io non riesco proprio a comprenderlo, sappiatelo), l’outfit per cene al chiaror della luna su rotonde sul mare (chi le consuma, a maggior ragione se in fascinosa compagnia, sappia che provoca in me - figura mitologica metà donna e metà pc - invidie insanabili), gli olii miracolosi per capelli inariditi dal sole e dal sale (io non li ho mai usati e non per questo sono diventata calva, non ancora almeno), l’abbronzatura che ti fa più bella “ma attenzione alle ore più calde!” e varie amenità del genere che trovano vagonate di pagine patinate pronte a ospitarle nel periodo che va dal 21 giugno (ma anche molto prima) al 21 settembre (ma anche molto dopo: non sia mai detto che non si pensa a chi le vacanze se le passa a novembre in qualche atollo tropicale).

Questo blog è differente: io vorrei parlarvi di sudore, di quello che inesorabilmente traspare sotto le ascelle se osate vestirvi di un colore diverso dal bianco o dal nero gettandovi in uno stato di prostrazione in pochi minuti; di quelle goccioline fastidiose che, rigandovi la fronte, vanno a finire sulle vostra ciglia allungate da mascara blu cobalto mentre sorseggiate, più sexy che mai, un bicchiere di bianco ghiacciato (che - e lo sapete già mentre lo state ordinando pregustando la breve frescura che vi donerà al palato e allo spirito - non farà altro che aumentare il numero di quelle goccioline maledette sulla vostra fronte); di frangette improponibili rese simili a tendine di plexiglass che si aprono sul vostro sguardo stravolto per via dell’umidità; insomma di tutto quello che vi trasforma in pochi minuti – quelli che passano da quando uscite di casa a quando salite in auto – da austere e bellissime principesse Sissi a disperate maghe Magò (tenete presente la strega de “La spada nella roccia”, no? Bene). Vorrei parlarvene ma non lo farò perché ognuna di voi sa bene quanto può essere maledetta l’estate. Mi piacerebbe, invece, rassicurarvi,  fornendovi gli esiti di un eclatante studio portato avanti dai brillanti ricercatori dell’Università di Sdgfdfhfgjigydrsert, nel sud della Qwroriwefvnvjfdgdkf (chi, tra voi donne moderne e indipendenti, non c’è mai stata?) che afferma con certezza che le femmine grondanti sudore e con l’ascella pezzata sono le più desiderate al mondo o che hanno più probabilità, rispetto a quelle che non sudano manco nella sauna, di vincere, che ne so,  un buono di 10mila euro da spendere interamente da Zara (nel periodo dei saldi).

Mi piacerebbe davvero poterveli far leggere questi preziosi scritti, sarebbe molto più facile, per tutte noi, accettare la dura realtà e vivere serenamente questi mesi dell’anno che, seppur complicati, rimangono sempre i più belli. Ma non lo farò perché nel frattempo mi sono liquefatta.