La matematica non sarà mai il mio mestiere

Durante la mia attività agonistica, seppur avvenuta sui campi di basket, tutti gli allenatori che ho avuto modo di incontrare mi dicevano che per le partite amichevoli tutto conta tranne il risultato finale. In queste partite è necessario provare gli schemi, i meccanismi che la squadra dovrà applicare durante gli incontri di campionato e, ovviamente, verificare dove gli uomini a disposizione del tecnico possono essere più funzionali. Per questi motivi non dobbiamo preoccuparci degli stentati risultati che la Salernitana ha raccolto durante questo pre campionato che, sicuramente, è stato tutt’altro che esaltante. Anche i campioni d’Italia in carica della Juventus si sono resi protagonisti di un calcio d’agosto avaro di emozioni salvo, però, ritornare vincenti quando si è trattato di aggiudicarsi il primo trofeo della stagione che hanno alzato al cielo dinanzi ai biancocelesti di Lotito. Ovvio, però, che il mister Sanderra non può e non deve intestardirsi obbligando a far giocare la sua squadra con schemi che non è in grado di applicare. La matematica non sarà mai il mio mestiere cantava Antonello Venditti, e le regole ferree che impone questa disciplina non possono essere applicate al gioco del calcio che una scienza esatta non lo è affatto, visto che a far la differenza sono ancora la fantasia e il tasso tecnico degli interpreti. Speriamo che tutto questo il mister lo capisca in fretta, altrimenti sarà auspicabile che lo sciopero annunciato dall’Associazione Italiana Calciatori vada in porto, così potrà disporre di ulteriore tempo per capire e far recitare a questa squadra un ruolo di grande protagonista.