La giusta cazzimma, ma Lotito si faccia sentire

Napule è na carta sporca, cantava il compianto Pino Daniele, e mentre lui ha lasciato un vuoto incolmabile in ognuno di noi, ci accorgiamo, semmai ce ne fosse ancora bisogno, che una carta sporca lo è questo campionato di terza serie popolato da guitti incapaci. Ma in linea di massima il calcio nazionale è una carta sporca, nel senso più ampio del significato di questa geniale metafora, visto che la tecnologia potrebbe dare una mano a tutto il movimento ed impedire così inutili e fuorvianti discussioni sulla mai chiara questio di una palla che oltrepassa o meno per intero quella linea bianca. Così, mentre dalle tribune nazionali si dibatte sui fatti di Udine, ai piedi della Reggia anche il Primo cittadino, giustamente, gongola di gioia per la straordinaria e storica vittoria ottenuta, grazie ad un rigore fantasma, dai falchetti ai danni della Capolista Salernitana. Così il “Pio” Del Gaudio ironizza anche su le luci d’artista che forse, però, potrebbero servire per rendere omaggio al capolavoro Vanvitelliano fin troppo bistrattato o per nulla valorizzato nemmeno con scaramantici corni rossi. Ma anche da questa piccola tribuna si parla di calcio che tale deve rimanere, senza sconfinare in questioni più importanti. Nonostante tutto è giunto il momento che il buon Lotito inizi a farsi sentire nella stanza dei bottoni, con qualsiasi mezzo, perché perdere ci può stare, lo avevo detto anche in tv che con la Salernitana a ranghi incompleti la partita al Pinto avrebbe potuto offrire qualsiasi risultato, ma non è tanto normale lasciare l’intera posta in palio agli avversari per causa di un rigore inesistente. Dopo questa premessa è anche giusto suggerire a Menichini e compagni di mettere in campo, così l’ha chiamata anche Angelo Fabiani, la giusta cazzimma visto che in questo campionato va bene anche giocare per il pareggio, proprio come predicava Giancarlo Ansaloni, ma alcune partite vanno chiuse un attimino prima senza concedere troppo ad avversari che ancora una volta, come i prossimi di Cosenza, hanno dimostrato di essere tecnicamente inferiori. Concludo rivolgendomi a coloro che affermano che i calci di rigore non si assegnano a qualche secondo dalla fine. Si tratta di un pensiero sbagliato, visto che i rigori, le espulsioni sono sanzioni che vanno fischiate dal primo all’ultimo secondo. Al Pinto invece c’è stato un regalo concesso dall’arbitro sig Giovani di Grosseto che ha anticipato di qualche ora quello della lotteria Italia.