La corsa di Perrone

Per scrivere questo mio nuovo intervento avrei potuto ispirarmi ai tanti fatti che, in un modo o nell’altro, hanno determinato la domenica calcistica della nostra Salernitana che si avvia al raggiungimento della seconda promozione consecutiva. Avrei potuto raccontare dell’eventuale passo in dietro di una squadra che in tre partite ha raccolto “solamente?!!” una vittoria e tre pareggi. Avrei potuto parlare del nuovo errore dal dischetto, questa volta commesso dal capitano Francesco Montervino, e del perché questa squadra non ha una gerarchia di riferimento quando bisogna calciare dagli undici metri. Dell’esordio del portiere Dazzi oppure delle nuove lamentele del presidente Claudio Lotito che vuole più tifosi allo stadio. Avrei potuto avviare una riflessione sulle statistiche di affluenza di pubblico negli stadi italiani, oramai sempre più vuoti, secondo la mia opinione, perché il calcio in tv costa di meno e ti permette di assistere alle giocate di fior di campioni che sul campo di gioco della tua amata non potrai mai vedere. Oppure delle iniziative dei tifosi della Sud che hanno regalato biglietti ai ragazzi delle scuole. Sarebbero tanti gli argomenti, ma io quest’intervento lo voglio dedicare a mister Perrone e a quella sua corsa che lo ha visto protagonista quando il cobra Ginestra ha siglato il sospirato gol del pari. Il pacato mister Perrone è scattato per abbracciare i suoi giocatori, abbandonando quel sobrio stile che lo ha contraddistinto fino ad oggi facendo capire a tutti noi quanto tiene a questa squadra, al risultato e al pubblico. Proprio Perrone, il mister aziendalista, capace di dichiarare che “sarebbe stato capace anche di dimettersi se il pubblico avesse offeso il presidente Lotito”, che esce dal campo sempre in silenzio ha messo da parte ogni pudore per abbracciare i suoi uomini e idealmente farlo con tutti noi.
I nostri applausi al Mister che personalmente ha raggiunto lo storico record di Giuliano Sonzogni con ventidue risultati utili consecutivi, mentre gli undici scesi in campo hanno anche superato quel record. Bravo Mister, uomo semplice e pacato che continua a emozionarsi scrivendo con noi pagine di storia granata. Grazie Mister, uomo semplice e pacato che sin da ora merita la riconferma sulla panchina granata.