"La cittadella" studia il passato

cantieri

Per la prima volta, a ventitré dalla fondazione, la Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea (Sissco) ha scelto l’Università di Salerno per realizzare i “Cantieri di storia” 2013. Un evento internazionale, con cadenza biennale, al quale prenderanno parte oltre 200 storici italiani (accademici di grande fama, professori universitari, giovani ricercatori, cultori della materia o semplici studiosi), affiancati da ospiti internazionali di settori disciplinari similari o affini. La tre giorni (10-12 settembre) è stata fortemente voluta e promossa da Carmine Pinto, ricercatore di storia contemporanea della nostra università e componente del direttivo nazionale della Sissco. Da circa un anno il comitato promotore sta lavorando affinché l’organizzazione fili liscia senza attriti.

Tra i membri del comitato (docenti, ricercatori, assegnisti, dottorandi, borsisti, laureandi e studenti) si è immediatamente realizzata un’intesa da cui è nata un’associazione culturale “Salerno per la storia contemporanea” (il cui presidente è il professore Alfonso Conte), divenuta il cuore pulsante dell’organizzazione. Un sforzo davvero grande che vede protagonista assoluto il campus universitario che si trasformerà nella “cittadella della storia”. Infatti, i relatori, i partecipanti e gli ospiti soggiorneranno nelle residenze universitarie e pranzeranno in mensa, immergendosi nell’atmosfera di socialità conviviale dell’ateneo salernitano. Alle ore 15 di martedì 10 settembre presso l’aula delle lauree di Lettere e Filosofia, dedicata alla memoria di Nicola Cilento, avrà inizio la kermesse nazionale degli storici. Dopo i saluti istituzionali, si apriranno i lavori dei 25 seminari in cui saranno impegnati oltre 150 relatori su temi di grande interesse storiografico: dal rapporto del mondo cattolico con la Terra santa durante il Novecento ai fenomeni di protesta sociale e di cultura popolare dalla crisi di fine secolo al secondo dopoguerra; dalla religione della politica tra mito civile, sacralizzazione e culto del capo agli studi sulle culture politiche e le forme organizzative della destra italiana tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta; dall’immaginario collettivo del miracolo economico (tra cinema, musica e televisione) al radicamento del Pci nei contesti locali. Una sintesi molto stringata che non rende giustizia delle molteplici linee di sviluppo che propongono percorsi di ricerca inediti con strumenti innovativi in cui cominciano ad avere un peso rilevante, quali fonti e infrastrutture tecnologiche, gli ambienti virtuali dei new media. La seconda giornata di studio (11 settembre) sarà poi connotata dalla lectio magistralis del presidente della Commissione Centrale per gli Studi Storici, Andrea Giardina (accademico dei Lincei e professore ordinario di Storia romana), sulla fortuna dell’antico nel mondo contemporaneo. Infine, vorrei sottolineare, non per vanagloria, il contributo offerto dalla scuola storica salernitana alla discussione con ben quattro panel: sulla storia della diplomazia vaticana, sulla Public history, sul miracolo economico, sui percorsi dell’antifascismo italiano tra le due guerre. Insomma per la nostra città è un’occasione unica, e da non perdere, per immergersi nella storia.