La chiave per il successo di Antonio Rainone

invito_Scommettosudite_rainone3'Scommetto su di te. Il segreto del successo personale'.
Ha un titolo accattivante il primo libro di Antonio Rainone, fondatore della Nwg Academy, scuola di formazione dell’azienda toscana Nwg – di cui è co-fondatore insieme a Francesco D’Antini - leader nel mercato della green economy.
Il volume, edito da De Vecchi con la prefazione a cura di Paolo Crepet, è destinato ad essere il primo di una collana di testi sulla formazione, utile a tutti quelli che vogliono diventare più consapevoli dei propri obiettivi personali e professionali.
L’autore è un uomo che si è fatto da solo. E’ partito dal nulla e con le sue sole forze è riuscito ad emergere individuando la strada per il successo.
Oggi, Antonio Rainone è un uomo affermato e sereno, che non trascura la famiglia e fa della solidarietà e della collaborazione con Amref uno dei suoi indispensabili compagni di viaggio.
Ma la ricetta per arrivare al successo esiste? Ce lo spiega Rainone attraverso il racconto della sua esperienza di vita e dei motivi che lo hanno spinto a ripercorrere a ritroso il suo percorso esistenziale e a condividere, al contempo, gli strumenti pratici e psicologici che attraverso la spinta propulsiva della sua passione hanno costituito il viatico verso il successo personale e professionale.
Chi è oggi Antonio Rainone?
“Antonio Rainone è un imprenditore che ha seguito la propria vocazione e che in questo momento difficile per l’economia sente forte la responsabilità di cercare di mantenere azienda, dipendenti e fatturato. Il 2012 si è chiuso egregiamente, dunque può dire di sentirsi molto soddisfatto”.
Quale percorso umano l'ha portata dov'è arrivato?
“Ho sentito dentro di me fin dall’inizio il desiderio di dedicare parte dei miei sforzi a qualcosa di più alto dell’imprenditoria. Mi ha aiutato molto lasciarmi guidare dal mio lato spirituale. Ho scelto l'ong internazionale Amref, dopo aver visto lo spot per televisione. Non è stato facile, ma ho voluto intensamente fare qualcosa per dare aiuto a chi rischia la sopravvivenza ogni giorno in Africa e da tempo contribuisco alla costruzione di pozzi dove non c’è acqua. E quando le cose in passato non andavano bene pensavo ‘se io mi lamento per i miei problemi, i bambini in Africa cosa dovrebbero dire?’. Questo mi ha aiutato molto, mi ha dato la spinta a non cedere, a non abbattermi. Ormai sono 9 anni che il progetto di collaborazione con Amref va avanti con successo. Questo mio slancio verso l’iniziativa solidale è stato condiviso da tutti i miei collaboratori e questo ha fatto sì che il fatturato dell’azienda crescesse anche per il piacere di aiutare i meno fortunati”.
Nella vita ha fatto ciò che i suoi genitori si aspettavano da lei?
“Mio padre aveva per me progetti diversi, come accade a tanti. Voleva farmi diventare musicista. Fin dall’età di 4 anni ho suonato il violino e ho resistito fino ai 18. Poi ho interrotto, con tanti sensi di colpa nei confronti della famiglia. Ho sentito la mia prima vera difficoltà. Mi sono sentito spiazzato, anche umanamente. Ho iniziato con il lavoro in fabbrica, poi ho fatto il militare e dopo ho suonato, entrando nel mondo della televisione e diventando impresario. Nel frattempo, ho fatto tantissimi corsi di formazione, 70/80 master in tutto il mondo, e ho deciso che quella era la mia strada. A quel punto volevo creare un’azienda in proprio, ma non avevo il capitale. Nel gruppo l’Oreal ho iniziato a fare il formatore e sono riuscito a far salire il fatturato da 2 a 6 milioni e mezzo di euro. Questo mi ha fatto capire che avevo potenzialità in questo campo. Ho continuato diventando esperto nella creazione e gestione di reti di agenti di vendita, lavorando in tutto il mondo. Quando sono arrivato alla determinazione di lavorare per conto mio, ho percepito che il futuro stava nel mercato della green economy, delle energie rinnovabili e ho intrapreso questa strada. Negli ultimi 5 anni abbiamo raggiunto i 200 milioni di euro di fatturato e quindi direi proprio che siamo stati premiati per questa scelta. Tutte le cose che ho fatto le ho portate a termine riuscendo a realizzarle bene”.
Ha scritto il libro 'Scommetto su di te', che sta riscuotendo molto successo. Com'è nata l'idea e quali sono i suoi suggerimenti per realizzarsi?
“Ho deciso di scrivere questo libro perché desideravo che lo leggessero i miei figli. Sono nato povero e volevo che rimanesse traccia del mio percorso ai miei ragazzi, che oggi non si rendono conto dei disagi da me vissuti nella giovinezza. Mi sono detto: i miei figli vivono agiati, ma nella vita potrebbero trovarsi ad affrontare delle difficoltà. Quali strumenti posso dare loro per aiutarli? Parto con un incoraggiamento – ‘scommetto su di te’ – e poi arrivo alle strategie psicologiche utili ad un imprenditore per lavorare bene. E’ importante cercare i modelli da seguire e seguirne solo gli aspetti positivi. Non bisogna avere un solo mentore, altrimenti si rischia di rimanerne deluso. Poi, quando le cose non vanno, nessun vittimismo; piuttosto farsi domande che aiutino a vedere la fine del tunnel: cosa posso fare per migliorare? cosa ho imparato oggi? Gli errori non sono fallimenti, ma costituiscono il bagaglio di esperienza di ognuno”.
Che ruolo ha, secondo lei, nel successo personale, la passione?
“E' il punto centrale per vivere una vita straordinaria. Le cose imposte o delle quali ci si accontenta servono a sopravvivere, non a vivere intensamente. La passione bisogna cercarla e la ricerca è continua. E' importante essere positivi, sempre, e avere convinzione in quello che si fa e nelle proprie capacità. Bisogna combattere, impegnandosi nelle cose che piacciono, per avere la spinta in più indispensabile per arrivare. Per me, gli elementi fondamentali per la serenità e la buona qualità di vita sono la famiglia, gli hobby e il lavoro”.
Come si descriverebbe in sole tre parole?
“Io sono: passione, generosità e determinazione. In quest’ordine”.
Antonio Rainone ha un suo motto?
“'La felicità non è una meta ma un modo di viaggiare'. E' una frase che mi è rimasta dentro e mi rispecchia molto. In fondo, quando ero povero ero comunque felice, come lo sono ora. E’ la conferma che sono arrivato al successo grazie ai valori e alle mie passioni. Alla mia spinta interiore”.