La Bb Cream è la vera svolta

di Fiorella Loffredo
La svolta. Una rivoluzione nel mondo del make up. La vera alleata di visi stanchi, occhiaie e coloriti smorti. Sto parlando della Bb cream, che che ne dica la nostra cara Clio (perché lo so che la seguite e prendete appunti quando parla attraverso la web cam, dispensando i suoi consigli considerati da molte veri distillati di saggezza tibetana). Anche io la seguo, per questo dico “cara” a denti più che stretti. Perché ogni volta che vedo un suo tutorial mi dico, “Fiorè, cazzarola,  ma perché non ci hai pensato prima tu? A quest’ora potevi stare a New York a lasciarti ricoprire di ombretti, matite e gloss, mascara, glitter e cremine miracolose gentilmente offerti dalle migliori case cosmetiche del mondo - e ripeto del mondo e non solo di quelle che hanno la sede principale in mezzo al nulla delle risaie novaresi - invece che emozionarti fino alle lacrime all’apertura del primo Kiko store in città”. Che, manco a dirlo, ho debitamente svaligiato in pochi giorni visto che le mie tasche non mi permettono, o molto di rado, di varcare la soglia della prufumeria Anna apertasi al posto del bar Corso (o di tutte le altre che irradiano profumo di bellezza eterna e di inaccessibile frivolezza  a metri di distanza dalle loro entrate). Comunque, che volete fare, la fredda cronaca mi ha conquistato, è stato un amore “a prima rapina” e visto che ho fortemente voluto la bicicletta ora mi tocca pedalare. Dicevamo la Bb cream. Allora, a chi tra voi ancora non sapesse cos’è la Bb cream (due o tre al massimo viste le mastodontiche campagne pubblicitarie  che hanno invaso riviste patinate, tv, siti web e perfino le seriose pagine dei quotidiani), comincio col dire che la nostra cara (e questa volta il “cara” è autentico, carico di profonda riconoscenza) è definita un “beauty balm”, un balsamo di bellezza. E per chi ha una pelle non eccessivamente terremotata - per le altre il fondotinta è purtroppo d’obbligo, mi spiace -  è davvero così. In un solo tubetto è racchiusa, infatti, una crema idratante, una crema colorata, un primer per eliminare gli inestetismi delle macchie, dei pori dilatati e dei rossori, un illuminante per la carnagione e molto altro. La sua dote più grande, però - ed è quella che mi ha portato ad amarla subito - è che è pratica. Nel senso: chi come me ama stare davanti allo specchio, ma ha pochissimo tempo per farlo perché deve scappare di qua e di là per via del lavoro che ha scelto (o per via di figli, mariti, amanti et similia), ha la possibilità di spazzare via, in poche rapide mosse e in pochi minuti, la stanchezza, i segni di una notte insonne (fatta di pensieri, d’amore o di pianto) e i primi spietati attacchi del tempo che passa inesorabile, tutti maledettamente visibili sul nostro viso, soprattutto se si sono superati gli “enta”. In un solo flaconcino c’è la speranza di essere sempre “in ordine” e con una pelle luminosa e dal colorito naturalmente perfetto. E in più senza apparire finte. Perché la Bb cream ha il grande vantaggio di non creare quell’antipatico, e a volte ridicolo, mascherone che regala spesso il fondotinta, prodotto per il quale non sono mai andata pazza, tant’è che le volte che l’ho usato si contano sulle dita di una mano. Ho sempre pensato che il suo riconoscibile effetto “stucco” fosse più fastidioso di quello “calza” usato da Berlusconi in tv.  Questa “mano santa” che è per noi, donne imperfette e incasinate, la Bb cream, è un prodotto arrivato recentemente sul mercato italiano, da poco più di un anno,  a differenza di quanto avvenuto, invece, in Korea, patria della Bb cream forse anche a causa dell’eccessiva maniacalità delle già bellissime orientali nei confronti dell’incarnato perfetto. Ma, nonostante la sua relativa giovinezza, in pochi mesi questo concentrato di furbizia è diventato un “must have” della pochette. E non può essere solo a causa del bombardamento mediatico. Le donne non sono poi così stupide. Nel chiudere questo nostro primo incontro, vi confido qual è la Bb cream che ho trovato essere la migliore tra quelle provate, per texture, rendimento e rapporto qualità-prezzo. Si tratta di un flaconcino bianco, con il tappo viola perlato, di una nota casa cosmetica il cui nome  finisce in “oreal”. Nei supermercati si può trovare anche a meno di 9 euro. E sono tutti, credetemi, meravigliosamente spesi.