L’insostenibile paura di …avere paura!

Maschio-paura
E’ uno dei momenti più bui della nostra vita di uomini,di genitori,di lavoratori e di cattolici.Non sembra più esserci un solo spazio nella nostra vita in cui non si sia insinuata la paura del domani e del futuro,con l’insostenibile paura di quello che sarà.Da uomini,da lavoratori,il futuro ci appare ogni giorno più indefinito,precario e instabile,non avendo quasi più le certezze che avevano accompagnato il nostro lavoro,la nostra vita di persone ,che nel lavoro e per il lavoro,avevano basato il proprio futuro,per se stessi e per i nostri figli.Le nuove leggi sul jobs-act hanno ,di fatto,reso precario il futuro di molti lavoratori,anche quelli che pensavano di essere al riparo da qualsiasi “tsunami” legislativo,era la middle-class,che fino a qualche anno fa reggeva la sorti dal Paese e su cui si basava,per buona parte,l’economia reale,i consumi,il PIL .Oggi non sembra più essere così e le certezze sono state sostituite da paure recondite,ma anche palesi,che hanno prodotto una brusca inversione di tendenza nei consumi e nella crescita,per cui anche chi poteva, oggi non puo’ più.La ripercussione,non solo economica , è sotto gli occhi di tutti,consumi a picco,precarietà del lavoro,gravi difficoltà a gestire i bilanci familiari,con buona pace di investimenti in nuove attività o imprese.Ed è indiscutibile che questa paura del futuro si riversa anche sulla famiglia,quella in cui ci si è sempre rifugiati nei momenti di difficoltà.Chi prima poteva oggi non puo’ più,poiché per fare fronte ad uno stillicidio di pagamenti e/o di impegni,dicasi mutuo o affitto,si preclude ,in molti casi,un futuro ai propri figli.Molti ragazzi non stanno più frequentando l’università,poiché tante famiglie non riescono più a pagare le rette universitarie e chi può lo fa con notevole difficoltà .Sono tanti i casi,che sono da apprezzare e da sottolineare,in cui molti giovani,pur di non gravare sulla famiglia,e capendo le difficoltà del momento,hanno preferito andare via ,in Europa soprattutto,per trovare un posto di lavoro e cercare di mantenersi negli studi,non gravando troppo sui genitori che sentono sempre più il peso di un loro “fallimento”.Ma se il futuro dei nostri figli del nostro lavoro,della nostra vita è legato ad una politica di sviluppo del lavoro,dell’istruzione,della ricerca e della possibilità di dare certezze,forse la paura più grande è quella di una nuova “guerra “ tra religioni che ci sta annichilendo ,senza una ragione,senza un perché,senza una logica.Certo,molti di questi terroristi sono dei fanatici,dei pazzi,che della nobile e secolare religione dell’Islam hanno stravolto il senso stesso dell’essere islamici, e dato una “personale” e quanto mai discutibile versione delittuosa e sanguinaria.Certo,noi cattolici,non siamo esenti,nel corso dei secoli,da gravi colpe e profonde ferite inferte a che non voleva credere o a chi non si “allineava” con il dogma della Chiesa,intransigente e ottusa dei secoli scorsi,ma oggi,anche a detta di Papa Francesco, le persecuzioni,i genocidi e le repressioni sui cattolici,sono diventate insostenbili.Una dichiarazione di guerra è stata letteralmente lanciata dall’IS ,e con attentati alla storia ,alla cultura,alla religiosità, e sembra che non si riesca a rispondere in modo determinato ed organico da parte del mondo intero.L’opulenza dei cattolici,il titubante atteggiamento delle Nazioni Unite,l’incapacità di fronteggiare una minaccia mondiale ,mette a nudo il nostro essere frastornati ed impauriti di fronte a tanta violenza ,a tanto orrore.Una sola voce si è levata alta,forte ,quella di un Papa che ha ,forse prima degli altri, intuito il dramma ed il futuro drammatico che potrebbe attenderci.Le sue frasi sono state un “pugno” nello stomaco a chi ancora crede che sia possibile chiudere gli occhi o sentirsi “lontano” da una guerra che oramai è alle porte di casa nostra: “Chiedo al Signore che questa persecuzione contro i cristiani,che il mondo cerca di nascondere ,finisca e ci sia la pace.Con dolore, con molto dolore - ha detto il Papa - ho appreso degli attentati terroristici contro chiese cristiane. I cristiani sono perseguitati, i nostri fratelli versano il sangue soltanto perchè sono cristiani».Ecco perché la nostra insostenibile paura di ..aver paura,ci sta rendendo meno liberi e più “prigionieri “ di una vita che ,ad oggi, non sembra darci più certezze.
Antonio Di Giovanni