Io e l’albero di Natale :le avventure,annuali, di un marito “negato” !

a-marito-e-moglie

E come ogni anno ecco il “rito” della costruzione dell’albero di Natale a casa mia.

Da premettere che io sono assolutamente negato per il bricolage ed affini, ed “odio” profondamente,quegli uomini che in casa loro sanno fare di tutto ,giuro, secondo me essi sono una della cause di litigi tra coppie. A proposito io ne ho tre o quattro a cui ho tassativamente vietato di proferire parole sui loro lavori in casa. In presenza di mia moglie, pena …vabbe’ loro lo sanno …!

Ma ritorniamo al mio albero di Natale,che ,dopo tanti anni e per la “pace familiare” ho dovuto accettarlo, ( ma non tanto) di tipo sintentico.albero-di-natale_m Sì perché io sono uno di quelli che ama l’albero vero, quello coltivato, quello che si “spenna” che ti fa bestemmiare mentre metti le palle e ti pungi.Ecco ora è tutto finito…Apri lo scatolo, monti,seguendo rigorosamente il manuale di istruzioni,l’albero “finto” ed ovviamente quando arrivi alla fine quasi del montaggio, tua moglie si accorge che l’unico ramo che io ho cercato di attaccare è quello …sbagliato..Ovviamente vi risparmio gli “elogi” sulle mie capacità costruttive ,di cui lei ha grande …considerazione,per cui mi ritiro sul divano a seguire le partite,lasciandola da sola nel suo “ capire” il perché mi chieda di fare queste cose .Dieci minuti, giusto dieci , il tempo che ella ricomponga l’albero, che arriva il suo chiamarmi per il montaggio delle luci.Ovviamente ,seguito dal suo sguardo “indagatore”, mi appresto a provare le tre serie di lampadine, pregando che si accendano…ovviamente …una non si accende, e ,guarda un po’ è proprio quella che serviva di più …Panico! Prego il Signore che il mio “martirio” finisca presto,ma la cosa la vedo molto lunga…Mi vesto, scendo a comprare l’ennesima serie di lampadine, che puntualmente non trovo del colore richiestomi, e mai come in quel momento il mio desiderio di “fuga” da casa,è prossimo alla realtà.Giro come un forsennato alle tre del pomeriggio in cerca di qualcuno che abbia queste maledette lampadine,e finalmente le trovo in un supermercato a 5 km di distanza.Faccio la fila ,interminabile,dietro persone con carrelli che dentro hanno di tutto ,ed io con la mia “misera “ serie di lampadine in mano, prego che qualcuno di buon cuore abbia pietà di un povero marito ai limiti del pianto ,ma niente…30 minuti di fila e poi ..via a casa ..felice di aver fatto almeno una cosa giusta.Arrivato a casa…un classico.. trovo l’albero tutto illuminato anche con la serie che nelle mie mani non funzionava.Mi assale un amletico dubbio..ma avevo inserito bene lo spinotto nel riduttore? ..Le occhiate di mia moglie,un po’ compassionevoli , hanno tutte le ..risposte …Mi ri-ritiro ,sul mio divano ,cercando di capire l’andamento delle partite. Ma arriva il “fatidico”,meraviglioso momento delle …palle! Un classico ,scegliere il colore, ed io in quel momento aspetto la solita domanda : “ Ti ricordi l’anno scorso che colore lo abbiamo fatto ..? “ No…non mi ricordo …Furtivamente cerco di trovare qualche foto, mentre mia moglie è distratta, sul mio pc…ma vengo ovviamente “sgamato “ e farfugliando qualche cosa cerco ,con fare disinteressato di mettere almeno una palla sul questo “maledettissimo “ albero, pregando che finisca tutto in breve tempo.Adesso spiegatemi,possibile che tutte le palle che metto io sono sempre quelle che non c’azzeccano, più grandi o più piccole rispetto al “naturale crescendo esponenziale” del suddetto o di un colore che non si abbina mai ? …Finalmente arriviamo alla fine dell’attaccamento delle palle e dei fiocchi e dei nastri…rimane da mettere il fiocco finale sulla punta, una piccola grande “soddisfazione” che mia moglie e le mie figlie mi “regalano “ ogni anno…Voi ridete e scherzate, ma pensate a questo pover’uomo che ,osservato speciale da tre ,dico tre carabineri,con fare “minaccioso”con un albero pieno di palle ,anche di vetro ,fili, fiocchi, nastri e luci, con la paura che tutto possa …succedere,si accinge a mettere il fiocco lassù in alto ..Sento la mano tremula,il corpo che tocca l’albero ,sudo, pur con 5 gradi fuori, al solo pensiero che ….Ci sono riuscito …ho messo il fiocco..sono felice, almeno quest’anno non ho fatto guai,come lo scorso anno ,in cui …bhe! Lasciamo perdere,meglio non ricordare ….Scendo,soddisfatto del mio “lavoro “ e vedo i volti delle donne della mia casa . ..rilassarsi … Abbiamo finito…anzi ..hanno finito e mi pregusto la mia sigaretta “rilassante “ dopo un buon caffe’ …Si è proprio un bell’albero ,pieno di luci, di colori e di lavoro…Lo guardo con ammirazione.. è proprio brava mia moglie a fare l’albero di Natale ,secondo me ha una dote innata.Intanto vedo che il mio fiocco si è un pochino “curvato”, non è molto bello da vedersi ,soprattutto dopo l’opera d’arte su cui è posto.Ed allora cerco di sistemarlo prima che ritornino le donne in salotto per prender il caffè tutti insieme,tanto ci vorrà un secondo ….ma…..

Sti e-137

Penso che il prossimo anno non farò più l’albero di Natale!

Antonio Di Giovanni