Il “mio” referendum….

DOPO L'INDICAZIONE DELLA DATA SUBITO CAMPAGNA AL CALOR BIANCO
Sembra che tutto il nostro “italico” vivere di oggi sia complementare al voto del referendum del 4 Dicembre sulla riforma costituzionale . Il quesito , sta “appassionando” tutti gli italiani, che ,come in molti referendum ,faranno mancare ,secondo me, il “quorum".Ma perchè gli italiani non li puoi chiamare ad esprimersi su un referendum in estate..sono tutti a mare..in inverno poi…la neve,le isole caraibiche con il caldo tropicale,insomma far votare gli italiani è davvero difficile.Ma poi ,secondo voi si puo’ un popolo entusiasmare per una riforma istituzionale che a destra non piace, alla sinistra neanche ed il centro …neppure lo ha capito?Le notizie di questi ultimi tempi non fanno che accrescere la voglia di chiedersi:” Ma questi nostri governanti in che mondo vivono? “ .No perché è giusto ricordare qualche dato ISTAT e Caritas sulla situazione economica italiana , che mica è proprio bella! Secondo gli ultimi dati”… nel 2015 si stima che le famiglie residenti in condizione di povertà assoluta siano pari a 1 milione e 582 mila e gli individui a 4 milioni e 598 mila (il numero più alto dal 2005 a oggi).poveri-vecchiaL'incidenza della povertà assoluta si mantiene sostanzialmente stabile sui livelli stimati negli ultimi tre anni per le famiglie, cresce invece se misurata in termini di persone (7,6% della popolazione residente nel 2015, 6,8% nel 2014 e 7,3% nel 2013).Questo andamento nel corso dell'ultimo anno si deve principalmente all'aumento della condizione di povertà assoluta tra le famiglie con 4 componenti (da 6,7 del 2014 a 9,5%), soprattutto coppie con 2 figli (da 5,9 a 8,6%) e tra le famiglie di soli stranieri (da 23,4 a 28,3%), in media più numerose.L'incidenza della povertà assoluta aumenta al Nord sia in termini di famiglie (da 4,2 del 2014 a 5,0%) sia di persone (da 5,7 a 6,7%) soprattutto per l'ampliarsi del fenomeno tra le famiglie di soli stranieri (da 24,0 a 32,1%).Segnali di peggioramento si registrano anche tra le famiglie che risiedono nei comuni centro di area metropolitana (l'incidenza aumenta da 5,3 del 2014 a 7,2%) e tra quelle con persona di riferimento tra i 45 e i 54 anni di età (da 6,0 a 7,5%). Si amplia l'incidenza della povertà assoluta tra le famiglie con persona di riferimento occupata (da 5,2 del 2014 a 6,1%), in particolare se operaio (da 9,7 a 11,7%). Il lavoro ed i giovani e quindi il loro futuro, sono strettamente collegati alla capacità di un Paese civile di costruire, ideare, e creare opportunità e quindi lavoro per i suoi giovani” .Ma l'Italia, "fondata sul lavoro", viene descritta dalla grande società di consulenza PwC. “.. incapace di facilitare il rapporto dei giovani con il mondo professionale. I sono numeri contenuti nel Young Workers Index ,un rapporto che dal 2006 analizza il livello di occupazione, scolarizzazione e formazione professionale dei giovani tra 15 e 24 anni nei paesi Ocse, con il collegato potenziale economico. Per l'Italia il dato è impressionante: nel cassetto, insieme a molte aspirazioni infrante dei ragazzi, restano inespressi oltre 140 miliardi di Pil,ovvero essa è ultimissima in graduatoria, ma proprio per questo con un potenziale enorme da riuscire a sprigionare.Il Belpaese,infatti è al 34esimo posto, ultimo disponibile tra i Paesi analizzati e alle spalle della martoriata Grecia, "forte" del suo tasso di disoccupazione giovanile poco sotto il 40% e del primato europeo - emerso da altri dati, in tempi recenti - di Neet, giovani che non sono iscritti a scuola, occupati o in fase di formazione professionale. Nell'indice di Pwc, vengono ponderati otto indicatori (dalla disoccupazione al tasso di Neet, ma anche la disoccupazione di lungo periodo o l'abbandono scolastico solo per citarne alcuni).”giovani_1
E poi siamo un paese che sta emigrando di nuovo.Il fenomeno secondo il rapporto "Italiani nel mondo 2016" presentato a Roma dalla Fondazione Migrantes dice che :”..Ormai sono quasi 5 milioni gli italiani all'estero. Dal 2006 al 2016 la mobilità italiana è aumentata del 54,9% passando da poco più di 3 milioni di iscritti all'Aire (Anagrafe degli Italiani Residenti all'Estero) a oltre 4,8 milioni. Su 107.529 espatriati nell'anno 2015, i maschi sono in leggera maggioranza, oltre 60 mila (56,1%). L'analisi per classi di età mostra che la fascia 18-34 anni è la più rappresentata (36,7%) seguita dai 35-49 anni (25,8%). I minori sono il 20,7% (di cui 13.807 mila hanno meno di 10 anni) mentre il 6,2% ha più di 65 anni (di questi 637 hanno più di 85 anni e 1.999 sono tra i 75 e gli 84 anni).”Ecco è su queste basi che noi vogliamo cambiare l’Italia? su basi incerte e che sono destinate a durare ,se chi ci governa non capirà che il mio, il nostro ,il loro referendum ,è ,se vogliamo un referendum forse inutile che serve solo a “nascondere “ problemi di natura più seri e di una riforma costituzionale che probabilmente non cambierà una virgola, qualora vinca il SI o vinca il NO. Noi vorremo una Italia che dia opportunità, che dia lavoro, che investa sulla cultura ,sulla innovazione ,sulla scuola gratificando chi insegna e non risparmiando anche sulla ..carta igienica,che investa sullo sviluppo energetico ecosostenibile, nella sanità,sulle grandi capacità dei nostri giovani, sulla grande storia della nostra piccola media impresa, sulla nostra capacità di essere “unici” nell’arte,nella letteratura, nella scienza,che faccia sentire ai suoi valorosi difensori dello Stato che il loro lavoro non è inutile ,che faccia soprattutto sentire alla famiglie disagiate la sua vicinanza .Diceva il “mio “ presidente Sandro Pertini :” “Io credo nel popolo italiano. È un popolo generoso, laborioso, non chiede che lavoro, una casa e di poter curare la salute dei suoi cari. Non chiede quindi il paradiso in terra. Chiede quello che dovrebbe avere ogni popolo.”
Ed allora la domanda del referendum me la sarei aspettata così:” Alla luce di queste relazioni internazionali, visti tutti i dati in tuo possesso,considerato l’ operato politico di questi ultimi anni ,in cui tu cittadino, non hai neanche potuto esprimere la tua opinione in merito,con il voto :
Ti senti ancora cittadino Italiano ?..SI o NO”
…ma questo è solo …il “mio” referendum…
Antonio Di Giovanni