Il calcio e la lezione magiara

Non avrei voluto scrivere nulla questo pomeriggio, non avrei voluto parlare di calcio né di altro. Però, come si dice in questi casi, quando il dovere chiama, o la sensibilità lo impone non puoi fare altro che obbedire al tuo istinto. Mi è bastato vedere e poi ascoltare la voce dei 120 operai delle Fonderie Pisano, presenti all’Arechi con una delegazione, per riavvolgere il nastro e ritornare indietro nel tempo. Salerno che sognava lo sviluppo industriale, Marzotto Sud – Antonio Amato – Fonderie Pisano, e invece adesso si ritorce su sé stessa invocando il salto europeo mentre litiga come nella più ben celebre tradizione italiana riprodotta dal cinema con Peppone e Don Camillo. Da un paio di anni nemmeno San Matteo sembra poter mettere d’accordo i rappresentanti delle diverse istituzioni e se dev’esserci uno sconfitto, in tutto questo, altro non può essere che il popolo salernitano. E adesso, che le Fonderie sembra siano giunte all’epilogo finale, non c’è possibilità di salvare l’ultimo spicchio di una Salerno industriale che, solamente trent’anni fa, provava a ritagliarsi uno spazio importante in questo Sud del Paese? L’inquinamento? Ma nel 2016 non siamo capaci di dar vita a una produzione industriale che porti ricchezza e salvaguardi la salute? Chissà, staremo a vedere. E così passiamo alla cronaca dell’Arechi. No, per carità. Lascio il compito ad altri. La Salernitana vince la sua prima partita di questa stagione con un secco, e meritato, 2 a 0 ai danni del Trapani. Da annotare anche la prima rete di un rinvigorito Alfredo Donnarumma. A tal proposito mi sovviene il ricordo della lezione magiara. Certo, quella più volte profetizzata dal tecnico Lajos Czeizler. Colui che alla guida dei diavoli rossoneri poteva disporre del famoso tridente “Gre-No.Li” (Gren Gunnar – Nordahl – Nils Liedholm”: “I campioni bisogna saperli fare giocare insieme, la tattica arriva dopo.” A disposizione di Sannino non ci sono campioni di tale caratura, che oramai non troviamo più nemmeno nella massima serie del campionato italiano. Ma sicuramente il tecnico di Ottaviano dispone di un potenziale d’attacco molto importante per la categoria. Per questo la lezione magiara si sposa bene con i nostri “campioncini” di categoria. Al tecnico il compito di dar seguito a questa storica lezione.