I piedi in Danimarca, lo sguardo in Svezia

I piedi in Danimarca, lo sguardo in Svezia. Perso nel braccio di mare che separa le due coste. Il cielo è quasi sempre grigio nella vetrata a strapiombo che affaccia sulle sculture di Moore, Mirò e Calder, quasi a voler bilanciare l'overdose di colore che ci si lascia alle spalle. Non lontano c'è un cartello: Humlebaeck. Una stazione, quattro villette basse ornate di fiori e zainetti in fila. Il piccolo paese a 35 chilometri a Nord di Copenaghen, di per sé non avrebbe molto da raccontare, se non fosse per il Lousiana, uno dei musei più visitati di tutta la Danimarca, inserito - a pieno titolo - nei mille luoghi da vedere nella vita di Patricia Schultz. Fondato nel 1958 da Knud W. Jensen, è uno spazio imperdibile per chi ama l'arte contemporanea. Dentro, tra le sale di una villa dalla linea spartana e rigorosa, si rincorrono i capolavori di Klein, Picasso, Warhol, Bourgeois, Rothko. Pollock, Bacon, Giacometti. Fuori, in un parco verde accarezzato dal mare del Nord, i bambini giocano con le sculture che artisti di fama, hanno realizzato dal dopoguerra ad oggi. Frammenti di memoria, grande architettura, selezione raffinata, stile graffiante e modernissimo: completano la struttura un book shop a cui è impossibile resistere (siamo pur sempre nella capitale del design) ed un ristorante dove natura e arte convivono tra piatti bio e una vista mozzafiato. Non solo pittura e scultura: concerti e un festival della letteratura offrono l'occasione di riscoprire le sale dell'auditorium. E per gli amanti dei favolosi anni Sessanta, fino al 29 settembre, la più completa retrospettiva dedicata alle performance di Yoko Ono. Per intenditori e per chi predilige la provocazione tout court. Info:www.lousiana.dk.