I figli sono tutti uguali. E' legge.

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Una legge che tutela i figli nati fuori dal matrimonio.
Con 366 voti favorevoli, 31 contrari e 58 astenuti la Camera dei Deputati ha approvato il testo unico che equipara figli naturali e figli legittimi. Da oggi avranno tutti gli stessi diritti. Ciò significa che i figli nati fuori dal matrimonio non potranno più essere discriminati.
Nell'aula di Montecitorio il disegno di legge è stato approvato in terza lettura senza modifiche rispetto al precedente passaggio in Senato - dove invece la discussione aveva portato ad alcuni cambiamenti.
Niente più figli e figliastri per la legge italiana, dunque. Era ora che ciò accadesse.
Diciamo la verità, la distinzione tra figli nati dentro e fuori dal matrimonio era del tutto anacronistica nella società di oggi e molto spiacevole soprattutto nei casi di dispute per l'eredità.
La legge approvata - che è il punto d'incontro tra le sei proposte di legge su questo tema presentate dal centrodestra e dal centrosinistra - è composta da sei articoli e prevede la modifica del codice civile (articolo 250) proprio con l'obiettivo di eliminare la distinzione tra lo status di figlio legittimo e quello di figlio naturale.
Al momento del riconoscimento del figlio naturale, il legame di parentela con il padre e la madre viene esteso alle famiglie dei genitori, anche se questi ultimi erano uniti in matrimonio con una persona diversa all'epoca del concepimento. Per cui, in nome del legame di sangue, i bambini potranno essere affidati ai nonni e non dati in adozione o affidati ad un istituto nel caso di morte dei genitori. Anche i figli naturali avranno pieno diritto ad essere educati, mantenuti e assistiti dai genitori.
D'ora in poi, grazie all'enorme passo in avanti fatto con l'approvazione di questa legge, non ci saranno più figli di serie A e figli di serie B.