Forza Ianna

Ricordo bene la Salernitana del professor Giuliano Sonzogni, il mister che non utilizzava il telefono cellulare perché “si poteva comunicare facilmente con le cabine telefoniche di cui si poteva disporre con facilità”. Sono trascorsi appena vent’anni, ma sembra di scrivere di fatti accaduti non meno di mezzo secolo fa. Me la ricordo quella Salernitana molto pragmatica con Gigi Genovese a difesa dei pali. Il futuro “cavallo pazzo” Cluaudio Grimaudo e Ciro Ferrara a proteggere il portierone senza disdegnare le sortite offensive. Ciccio Tudisco insieme al “maradonino” Pietro Strada, che tanto tremare faceva quando doveva calciare le punizioni dal limite dell’area e il bravo Vladimiro Caramel. Per poi chiudere con gli attaccanti Gianni Pisano, “e segna sempre lui”, e Massimiliano De Silvestro. Una squadra che raggiunse il record dei ventidue risultati utili consecutivi chiudendo il campionato con la miglior difesa con solo diciannove reti subite. Su quelle fondamenta, poi, si costruirono le vittorie successive. Si costruì la Salernitana di Delio Rossi “che ci fece innamorare”. Così cantavano i ragazzi della Sud quando si comprese che i granata avrebbero potuto ambire alla promozione in cadetteria. Avrei voluto parlare di questo, visto che i granata di Perrone hanno eguagliato il record dei ragazzi di Sonzogni. Oppure, sdrammatizzando, avrei voluto intitolare questo scritto “Ricomincio da tre”, riferendomi ai tre calci di rigore che ha dovuto calciare in pochi minuti il cobra Ginestra al quale dico di non preoccuparsi, perché già dalla prossima domenica ritornerà ad esultare insieme a noi. Invece devo concentrare l’attenzione sull’infortunio del nostro portiere Antony Iannarilli che, come tutti sappiamo, ha dovuto subire a seguito di un intervento chirurgico, l’asportazione della milza. Il dottore che lo ha operato, il prof. Paolo Bortolotti, ha dichiarato che Ianna potrà ritornare a difendere la porta dei granata e questa è veramente un’ottima notizia. Purtroppo lo sconforto, la preoccupazione che si è diffusa subito dopo il trasporto in ospedale del calciatore, aveva distolto un po’ tutti dall’obiettivo partita. Ed infine, anche il fin troppo professionale comportamento, da me non condiviso per l’occasione, della società granata, che non diffondeva notizie e non ha consentito ai calciatori di rilasciare commenti all’uscita dall’ospedale non hanno placato l’agitazione.
Comunque “Forza Ianna”, ti siamo vicini e ti aspettiamo per applaudirti quando ritornerai a indossare la casacca granata.