Finanziarie e Usura

50353_148290041608_4748148_nLa necessità di realizzare un’indagine sul ruolo collusivo delle finanziarie nel più complesso fenomeno dell’usura deriva dalla precisa scelta di considerare l’usura un reato essenzialmente economico, privo di reali connotati immorali visto che spesso esiste tra la vittima e lo stozzino un vero e proprio contratto di “vendita”.
Gefi, Sis e Locafin sono i nomi di tre false finanziarie che hanno estorto denaro a ben 85 persone, tutti operatori del terziario. Il danno economico e finanziario che esse hanno provocato ammonta a decine di miliardi. Il mondo produttivo locale, quindi, è stato impoverito dei benefici, anche occupazionali, che il corretto investimento di questi soldi avrebbe potuto generare. L’allarme che noi lanciamo è rivolto ai lettori di questo giornale e all’intera provincia affinché siano sensibilizzati sui rischi che affrontano nel rivolgersi a delle finanziarie abusive.

Infatti i casi giudiziari ci hanno illuminato sulla dinamica delle false finanziarie operanti in provincia di Salerno che hanno preteso interessi usurari che oscillanti tra il 31,14% e il 300%, a seconda dell’entità del prestito e del tempo impiegato per la restituzione. Informiamo, perciò, quei pochi lettori che ci seguono di stare molto attenti quando si lasciano ingannare dagli annunci di queste pseudosocietà che offrono finanziamenti quasi senza garanzie. Noi abbiamo letto in giro, negli ultimi mesi, molti annunci che avvertono della nascita di società finanziarie che offrono soluzioni “uniche” ed “originali” ai nostri problemi di liquidità. Anticipi immediati fino all’80% del prestito richiesto, erogazioni immediate dei prestiti, concessioni di prestiti ai protestati, pignorati o a chi ha altri prestiti in corso: che cuccagna ! C’è ancora chi fa della beneficenza. L’unica cosa strana, guarda caso, risiede nel fatto che queste società, non essendo iscritte all’Ufficio Italiano Cambi (l’unico organismo deputato al controllo delle società finanziarie), sono abusive e, cosa ancor più strana, collocano le loro sedi legali in zone molto particolari come l’agro nocerino-sarnese, la piana del Sele e il vallo di diano. Spesso proprio dietro queste finanziarie abusive si nascondono associazioni di usurai che mettono in comune dei capitali per far fronte alle richieste più elevate e per frazionare i rischi. E’ bene precisare che in questi casi il “capitale” degli strozzini si combina con i fidi ed i mutui che queste finanziarie chiedono alle banche. Per molti casi si realizza una semplice operazione di intermediazione finanziaria: si prendono i soldi dalle banche a tassi normali e si “rivendono” a tassi più alti.
Questa pratica si chiama prestito “esoso” a cui si ricorre quando si è consapevoli di avere dinanzi a sé soggetti esclusi dal mercato bancario. I tassi in partenza sembrano concorrenti a quelli delle banche, ma il trucco è evidente e si chiama tasso fisso. Quando si entra in una di queste agenzie, un funzionario cortese vi dirà che a fronte delle vostre scarse garanzie dovrà applicare un tasso maggiorato: il 20%. Quel 20% non è però calcolato come in tutti gli istituti di credito con il sistema a scalare, bensì con un altro sistema di calcolo per cui si pagano gli interessi fissi tutti i mesi indipendentemente dal capitale restituito. In conclusione il nostro cliente ha preso un prestito corrispondente al tasso bancario del 36.5%.
Perciò quando vi sorgono dubbi sulla serietà della finanziaria a cui vi siete rivolti potete chiamare l’Ufficio Italiano Cambi servizio antiriciclaggio (tel. O6/46634813) ed accertarvi sulle sue reali capacità di credito e sulla moralità dei suoi amministratori. Inoltre, va ricordato che i cittadini nel caso in cui abbiano capito che dietro la facciata della finanziaria si nasconde un’associazione per delinquere hanno la possibilità della denuncia, l’unica forma di garanzia che consente di poter fermare i raggiri finanziari dei “soliti noti”.