Farsa all'amatriciana

A Salerno sembrava si stesse aspettando nuovamente Godot, il celebre personaggio che Beckett non fa mai comparire in scena, un po’ com’era capitato con i ventiquattro anni di attesa prima di ritornare in serie cadetta con Agostino e don Peppino Soglia. Ma questa volta Godot (Simone Inzaghi) non è andato (go) ma è rimasto (dot) ai piedi del Colosseo dove il fu imperatore Claudio ha subito lo scacco matto dal “pazzo” straniero. Questione di contratti, questione di impegni, questione di feeling. Ah, ah, ah, ah. Questione di felling…… canterebbe Cocciante. No, risponde giustamente la piazza che riesce ancora a ragionare a farsi due conti, questa volta è questione di rispetto, perché non si può trattare questa gente in questo modo. Sappiamo che per il momento la cadetteria è la massima ambizione, ma non si può “annunciare” o “sussurrare” l’avvio del nuovo corso per poi fare marcia indietro. Anche chi dovrebbe ragionare, in questo caso non l’ha fatto, limitandosi alle semplice cronaca giornaliera. Eppure i fatti erano sin troppo chiari, visto che Donnarumma, “l’incedibile”, non è stato ancora blindato con un prolungamento di contratto così come è avvenuto per Coda, vero perno per qualsiasi attacco, cioè per qualsiasi tecnico proprio perché si era consapevoli che per la panca non c’era certezza. E così, io sono contento, Simone Inzaghi ritorna a Roma, non mi importa cosa deciderà, ma nel frattempo da queste parti stiamo assistendo ad una farsa all’amatriciana. Bielsa sì, o forse no, Inzaghi verrà domani. Lotito è qua Lotito è là, la Terra dei Cachi. Meglio parafrasare con Elio e le Storie Tese. E allora ce famo due spaghi. Mamma mia, certo che questa vicenda non sarà digerita molto facilmente. A proposito, ho chiesto notizie di Marco Mezzaroma a quelli di “Chi l’ha visto”. Sembrano lontani i tempi dei proclami del “noi siamo la Salernitana”. Ma noi lo siamo e lo saremo sempre. A questo punto richiamate Menichini. Già, dimenticavo. C’è a chi piace e a chi non piace. Però Leo da Ponsacco ha dimostrato tanto e con i fatti. Chiudiamo. “Confusione, canterebbe Battisti, confusione mi dispiace se sei figlia della solita illusione e sei fai confusione. Confusione tu vorresti imbalsamare anche l’ultima e più piccola emozione”.