Emozioni e paure …2.0

Oramai è da tempo che il web è diventato il vero e solo contenitore di emozioni,di condivisioni,di paure e di “guerre”e la cosa sembra essere sfuggita di mano a molti “argonauti”,esperti e non.
Emozioni ,come la morte di Pino Daniele,hanno visto molti di noi,con una canzone o una strofa postata,un ricordo,un video,foto o selfie,partecipare ad un dolore,condiviso,per la perdita di uno dei più veri cantautori e “poeta” della vita di Napoli.E’ stato come perdere un fratello, uno con cui avevi condiviso un percorso di vita,in cui ti eri riconosciuto,che avevi amato e poi “odiato” per non aver più,per qualche tempo,denunciato le difficoltà e le “carte sporche “ del paese della pizza,del sole e del mandolino,stereotipi che egli aveva sdoganato e contribuito a “cancellare” nella veduta,ristretta,di molti .Lacrime amare,e poi le notizie ,quelle che non vorresti mai leggere,di litigi per dove è stato trasportato,insulti al suo essere napoletano,apertura di indagini,inevitabili,da parte della Magistratura,ripicche tra donne e “guerra” per l’ultimo saluto.Certo,si dirà che l’essere famoso comporta anche questi “rischi”,ma leggere e sapere che ci sono tante,troppe persone che hanno poca sensibilità e pochissimi scrupoli ,rende tutto più difficile da capire,da condividere,da accettare.”E’ la stampa,bellezza!” si recitava in un film...no..non credo solo quello,anche,molte volte,sciacallaggio mediatico,e non solo per Pino Daniele.Tante troppe morti,di adolescenti,di persone fragili,che hanno subito “violenze” psicologiche sul Web,e,purtroppo,non sono riusciti a “combattere” il mostro della mostruosa mediaticità ed hanno preferito farla finita.Una sconfitta per tutti,una sconfitta di una società in cui vige la legge del più “cattivo”e se sei debole,soccombi.Forse neanche nella giungla più inesplorata succede questo,sicuramente i predatori ,molte volte,hanno pietà delle loro vittime!
Ma le paure ,quelle che coinvolgono il mondo,sono in una “guerra” tra chi crede in un dio e chi in un altro.Abbiamo tutti provato orrore per l’attacco al Charlie Hebdo con la morte dei giornalisti intenti in una riunione di redazione,tutti ci siamo sentiti “Charlie”,tutti abbiamo provato un brivido di freddo e siamo rimasti attoniti per una cosa che è stata sconvolgente .Ed il Web ha fatto la parte che ci si aspettava facesse,ovvero tutti hanno espresso la loro indignazione ,la loro rabbia ,il loro dolore.Ma forse la cosa è un tantino diversa,forse più difficile da capire,forse drammaticamente più grande della nostra comprensione:oggi è in atto una vera a propria “guerra” di religioni.Non una guerra tra religioni o religiosi,ma tra chi pensa che l’imposizione di un nuovo ordine mondiale religioso debba passare attraverso la imposizione del proprio dio.Non possiamo negare che anche la religione cattolica ha avuto i suoi fondamentalisti,leggasi Crociate,l' imposizione di una religione in paesi dove,molte volte,era la natura ,ad essere riconosciuta come unico o mille ” dio”,leggasi “cristianizzazione” dell’America.Periodi bui,come l’Inquisizione,che non ammettevano il non credere o il credere in un dio diverso,che hanno determinato orride azioni da parte di chi si sentiva “paladino” e depositario di una unica religione.La cosa sembra oggi tendenzialmente uguale,per i fondamentalisti islamici,ma con la medianicità che non c’era a quei tempi.Tutto passa attraverso gli strumenti di informazione che usiamo quotidianamente,per cui le azioni di terrorismo da parte di alcuni fanatici,vengono immediatamente divulgate,postate e viste sui social,in televisione,in presa diretta,con la conseguenza che le azioni diventano eclatanti e spaventosamente “entrano” nelle nostre case.Condannare tutti gli atti di violenza è ,ovviamente ,scontato,ma la vera violenza sembra oramai l’assuefazione al dolore e la perversa condivisione di queste azioni criminali .Insomma il web è diventato il vero e proprio territorio in cui si sta svolgendo questa “guerra”,con proclami,minacce,riprese video ,attacchi ai sistemi informatici delle Nazioni ,delle banche,delle grandi industrie ,con il risultato che tutti sappiamo e facciamo ancora troppe volte finta di non sapere .Cosa succederà non è dato saperlo,come ,quando e chi ha dato inizio a questa “guerra”,saranno le domande che ci accompagneranno per i prossimi anni,alimentando angosce e paure che condivideremo con tutti .La paura è oramai intrinseca in ogni nostra azione ed i nostri movimenti sono minuziosamente schedati da pc,tablet,smartphone che lasciano una traccia di qualsiasi cosa noi si faccia.Qualcuno dirà: “E’ la Libertà ,bellezza!”..certo,è la Libertà,ma non quella libertà in cui ho sempre creduto,libero pensiero,libero Stato,libero modo di pregare,libero arbitrio,libero "IO",per tutti .No… non è più quella Libertà per cui molti Padri di molte nazioni sono morti...no,oggi vi è solo la libertà di avere paura ,di assistere impietriti a stragi in nome di un dio che puo’ non essere il mio dio.
Non nel mio dio,non nel tuo dio,non nel dio di chi crede ancora ,non nel nome di chi non crede…
Je suis ...parce que vous êtes ...