Drummond, addio al basso di Harvest

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«Finimmo l'album in questo vecchio fienile ricoperto di merda d'uccello, con i buchi nelle travi del soffitto e con uno studio mobile in un camion parcheggiato sul retro». È morto, all’età di 73 anni, il bassista Timothy Lee Drummond, il musicista che prestò i suoi servigi alla realizzazione di uno degli album cult della discografia di Neil Young, “Harvest”. E il bassista dell’Illinois, il cui cognome sembra fondere due strumenti lontani dal suo basso elettrico (Drum(s) – batteria e (ha)mmond – storico organo) deve la sua fortuna proprio all’incontro con il chitarrista canadese. I due si conobbero grazie al produttore discografico Elliot Mazer che organizzò il gruppo che avrebbe poi suonato nel disco uscito nel ’72 per la Reprise Records. Mazer aveva da poco aperto i Quadrafonic Sound Studios proprio a Nashville, ed invitò Young a cena, per convincere il musicista ad incidere il suo album nel suo nuovo studio. Così fu, Young accettò e chiese tre musicisti: un bassista, un batterista, e un suonatore di pedal steel guitar. Così Mazer ingaggiò al volo Kenny Buttrey alla batteria,Tim Drummond al basso e Ben Keith alla pedal steel guitar. Tra i brani, un capolavoro, quella ballata country dal titolo “Heart of Gold”, un brano che schizzò intesta alle classifiche e benedì Young tanto che fece addirittura incazzare Bob Dylan che, ascoltandola, disse: «Questo sono io!».
E forse fu anche per questo, che l’anno dopo, tra i musicisti che parteciparono alla registrazione del suo tredicesimo album “Dylan”, il buon Bob fregò il bassista alla band (The Stray Gators ) che Young aveva messo su per promuovere il disco. Scazzi a parte, la carriera di Tim Drummond da quel momento decolla e dai gruppi di r&b e rock ’n’roll si ritrova proiettato nello star sistem accanto, oltre che di Youg e Dylan a gente come Ry Cooder (“Bop Till You Drop”, “The Slide Area”, “Borderline”), J.J. Cale (“Naturally”, “Travel Log”, “Anyway The Wind Blows”), Crosby, Stills And Nash (“Csn”), Graham Nash (“Wild Tales”), The Beach Boys (“16 Big Ones”), John Mayall, Rick Danko, Don Henley (“Building The Perfect Beast”) e Jewel (“Pieces Of You”).