Da cosa cominciamo?

Come si può commentare la rocambolesca sconfitta con il Bari? Ecco, scelgo il male minore fuggendo dall’analisi, altrimenti qualcuno mi dovrà pur spiegare come mai il signor Rossi possa giocare al calcio continuando ad ignorare alcuni fondamentali del proprio ruolo. Va bene così, facciamo finta di niente, dandoci un pizzico sulla pancia e rispondiamo anche alla domanda degli amici di Radio Sportiva che in settimana mi hanno chiesto da quale punto, adesso, riparte la Salernitana dopo questa ennesima sconfitta per affrontare la difficile trasferta di Novara. Certo, al Piola sarà dura, ma all’Arechi i piemontesi ci hanno rimesso le penne lasciando ai granata i tre punti. A dirla tutta, in questo campionato solamente le prime due, Crotone e Cagliari, mi sembrano un spanna sopra le altre, e per questo motivo che anche l’ultima, o la penultima in classifica, cioè noi, se la può giocare con tutti. Allora? Da cosa cominciamo? Dall’ennesima coreografia da brividi della Sud che ha fatto il giro del mondo? Da un pubblico, ancora una volta, numerosissimo? Ma il pubblico non mette la palla in rete, altrimenti quelli del Chievo potrebbero giocare solamente a Subbuteo e noi ogni anno in Champions League. Dalla polemica innescata da qualcuno che ha sottolineato che gli amici di Bari hanno potuto acquistare biglietti anche degli altri settori, mischiandosi così con noi salernitani. Ma si festeggiava un gemellaggio ultratrentennale ed un pubblico maturo, qual è il nostro, deve dimostrarsi grande anche sapendo festeggiare una sconfitta di tale portata, che potrebbe condannare e indirizzare malamente il cammino granata. Oppure partiamo dall’ennesimo complimento del giornalista Sky Maurizio Compagnoni? “Ma guarda cosa ti combinano i salernitani e sono penultimi. E se fossero secondi?!!" Certo, sarebbero tanti gli argomenti da cui (ri)cominciare. A queste latitudini, lo vorrei ricordare al presidente Mezzaroma, sabato scorso all’Arechi c’era solo lui, nessuno ha la memoria corta. Tutti ricordano chi ci ha preso dal nulla portandoci in pochissimo tempo dove siamo. Allo stadio, poi, sempre tanta gente. Sarebbe giusto terminare questa polemica, visto che il campionato non ci vede recitare il ruolo che ci spetta. Un mea culpa questa società dovrebbe recitarlo, senza giocare allo scarica barile. Allora ditemi voi da cosa cominciamo? La classifica è corta, la matematica sembra nostra alleata, ma mister Menichini rischia già la panchina. Andiamo, un eventuale suo esonero allungherebbe la lista delle scelte scellerate compiute dopo il 25 aprile dello scorso anno. E poi tra i papabili suoi successori si fa il nome di Alessandro Calori. Per carità, io non lo gradisco. Tutti ricorderanno di come andò a finire la nostra seconda stagione di serie A. Poi tra le avversarie c’era pure una squadra di nome Perugia dove militava proprio un certo Calori. Voltiamo pagina che è meglio. Allora partiamo dai 21 goal che hanno messo a segno Coda e Donnarumma, che sono tanta roba. Proprio così, perché non possiamo non crederci ancora.