Ci vuole coraggio

“Ci vuole coraggio nel calcio” affermano gli amici di “Overtime”, la manifestazione voluta e ideata da Nicola Provenza che guarda allo sport più amato del mondo con un occhio diverso, provando a raccordare su di esso uno sguardo più culturale che tecnico. Il coraggio, il tema di questa terza edizione che si svolgerà lunedì al centro Terzo Tempo di San Mango Piemonte. Un coraggio che va al di là del gesto tecnico che ammiriamo sul terreno di gioco. Ci vuole coraggio, certo, proprio come quello dello slovacco Valjent, che con indosso i colori rossoverdi della Ternana, al 95° minuto della penultima gara di campionato, con la propria squadra già salva, s’invola verso la porta avversaria colpendo la palla di sinistro depositandola alle spalle del numero uno del Lanciano, riaprendo, così, il discorso salvezza per tutte le squadre della serie cadetta, Salernitana compresa, che ancora si daranno battaglia per confermare la propria presenza in categoria. Guardando lo score dello slovacco, ci si rende conto che tutte le tre precedenti reti messe a segno nel campionato italiano sono state siglate abbondantemente oltre il 90° minuto, la prima proprio contro i frentani. In giro si dice gran bene di lui, ma chissà se questo coraggio sarà premiato nel prossimo futuro. Coraggio, certo, che ha visto finalmente protagonista il direttore Fabiani che, dopo un lungo ed ingiustificato silenzio, in quel di Cagliari si è presentato in sala stampa contestando la direzione arbitrale e assicurando la tifoseria sul fatto che “la Salernitana non lascerà nulla di intentato proprio in merito alla questione Lanciano”. Nemmeno Agatha Cristie avrebbe potuto immaginare un finale così, se avesse deciso di scrivere un romanzo sportivo. Ma qui ci vanno di mezzo le coronarie, e senza darla vinta alla ragione non possiamo fare altro che catapultarci con il pensiero all’incontro di venerdì quando all’Arechi ci giocheremo tutto e, ancora una volta, il nostro destino non dipenderà esclusivamente da noi. Non parlo più del pubblico, e nemmeno di una fede indiscussa o di un coraggio che questa gente ha dimostrato di avere perché non si è arresa mai, nemmeno dopo i fallimenti societari e sportivi. Ma vale la pena segnalare il coraggio che hanno avuto coloro i quali hanno affermato che giocare dinanzi a 22mila persone, pubblico amico, può creare qualche problema alla squadra di casa. Ci vuole coraggio anche a digerirle queste dichiarazioni, ma almeno per ora facciamo finta di niente. Per la stagione in corso il pubblico granata ha mantenuto gli impegni presi, Lotito e Mezzaroma no. Ma per ora tutto questo non importa, ho il cuore e il fegato in subbuglio. Non era certamente questo il campionato che avremmo dovuto fare, però se venerdì sera battiamo il Como, il Modena prende solo un punto a Novara, il Latina perde con il Pescara, il Lanciano prende solo un punto con il Livorno noi saremo salvi senza passare dai play out. Così è, se vi pare.