A DAVIDE... Napoli è terra di vita

Napoli è terra di vita
Napoli è una città molto ardita
un luogo dove è regola l’oltre,
uno spazio che alza la coltre.
Un ragazzo senza età non esiste
cancellato da un destino, crudo e triste,
è un sistema che lo ha reso reale
un sistema che fa solo del male.
Diciassette sono gli anni volati
in un cielo di ombre e di agguati
dove sparano bossoli e onore,
un mondo di inesistente calore.
È cultura di degrado assoluto,
una mancanza che hanno tutti taciuto,
il dolore di una morte annunciata
ripropone una giovinezza rubata.
Parlan tutti e tutti sanno parlare
quando Davide è venuto a mancare,
hanno tutti una lingua allenata
ma è sempre la stessa legnata.
Delinquenti, amici e parenti
poliziotti, testimoni e inquirenti,
scaricando sulle spalle degli altri
con furbizia ed un fare da scaltri.
La verità nessuno vuol dirla,
la finzione nasconde il capirla,
un momento davvero italiano
nascondiamo la faccia lontano.
Ora resta la famiglia sconvolta
la cui colpa di certo non è tolta,
un uomo che ha sparato nel petto
il cui gesto è più che scorretto.
Estraiamo dal contesto il delitto
tanto Napoli è solo un relitto,
di una storia che nessuno vuol sentire,
di un dolore che nessun sa capire.
Attendiamo che Davide rinasca
con il nome di Ciro, Gennaro o Francesca,
così avremo in futuro occasione
di ripetere parole e delusione.
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